Lo confesso: sono razzista.
Lo sono perché divido il genere umano secondo alcuni miei criteri importanti e in base a questi mi rapporto con le persone.
Il genere umano secondo me si divide anzitutto tra brava gente e mascalzoni.
Nella foto a sinistra, i due in piedi con il fucile sono mascalzoni; quello a terra è (era, purtroppo) una brava persona.
Poi si divide tra intelligenti e stupidi.
E qui non posso fare nemmeno un piccolo esempio degli stupidi, perché potrei farmi prendere la mano. Mi basta riprendere la frase di Bertrand Russell che sta nella homepage del blog: “Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi“.
Oggi ho letto parole di grande ragionevolezza di Massimo Cacciari su Repubblica.
“Vedo un rischio terribile e concreto. Il rischio di una guerra civile in Europa. Dobbiamo tenere presente che nel 2050 la metà della popolazione del nostro continente sarà di origine extracomunitaria“.
“Qui non c’è un’Europa in guerra, ci sono conflitti da disinnescare anche con le armi dell’intelligenza. E con la consapevolezza che si tratta di un processo lungo, difficile, faticoso“.
“Se durante il secondo conflitto mondiale ci fosse stato solo il generale Patton, e non anche la lungimiranza di leader come Churchill e Roosevelt, avrebbe vinto Hitler“.
“Le azioni come quella di Parigi sono programmate con una logica militare che punta allo scontro di civiltà“.
“Fino a quando la nostra democrazia non dimostrerà di essere accogliente, e continuerà con le disuguaglianze, questo tipo di terrorismo troverà sempre terreno favorevole. – e poi aggiunge una frase che andrebbe incorniciata – Sullo scenario europeo, ora si pensa di far fuori la Grecia, mentre si allargano i confini dell’Unione alla Lituania: è pazzesco“.
P.S.: per quanto riguarda la discussione sulla satira, questo pezzo stavolta mi sembra azzeccato.