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Noi, gli studenti

Creato il 09 giugno 2012 da Bethany

Noi, gli studentiLettori cari, oggi è un giorno importante per tutti noi studenti. Poco fa, abbiamo lasciato per l’ultima nell’anno 2011-2012 le nostre amate e odiate classi. Se da un lato siamo felici di salutare interrogazioni, compiti in classe e professori, dall’altro ci siamo abituati ai nostri amati compagni di classe, alla loro pazza simpatia e non riusciamo a concepire l’idea di dover passare tre mesi senza condividere l’aula con loro. Perché, ammettiamolo, sono loro quelli ci sono stati vicini quando abbiamo preso 4,5 in greco e 8 in storia. Sono loro quelli che ci hanno fatto piegare dalle  risate oppure abbassare la testa a causa della tristezza, ma che poi ci hanno perdonato o abbiamo perdonato. E’ stato triste doverli abbracciare per l’ultima volta, augurare loro buone vacanze anche se nel profondo del cuore desidereremmo solo passare con loro un’altra straziate ora di latino, con la  certezza di averli vicini a noi. E’ triste non sapere se l’anno prossimo ci saremo tutti: se qualcuno verrà bocciato, rimandato e non riuscirà a passare gli esami di settembre, cambierà scuola, cambierà indirizzo. Tuttavia, sappiamo anche che alla fine di agosto desidereremo solo che le Noi, gli studentivacanze si prolunghino di un mesetto (anche due…). L’idea di dover fare versioni, esercizi di matematica, leggere libri in inglese e chissà che altro ci abbatte. Abbiamo un grande bisogno di riposarci e la montagna di compiti che ci hanno dato non è d’aiuto. Adesso, promettiamo a noi stessi che faremo i compiti e studieremo con regolarità, e nonostante questo siamo consapevoli che non rispetteremo la promessa. Abbiamo paura di non superare gli esami per recuperare i debiti (sperando che ci diano questi debiti e non ci boccino di netto…), anche perché studiare in un’estate il programma di un anno è impensabile (o insopportabile). A tutto questo, si aggiunge l‘inquietudine a poter ritrovare qualcuno di nuovo in classe l’anno prossimo, di dover ricreare il proprio equilibrioAdesso, attendiamo con ansia le pagelle, sperando che i professori (colpiti da clemenza) ci abbiano dato la sufficienza almeno in una delle materie che abbiamo fra il 5.5 e il 6.

Ripetiamo di odiare la scuola, ma in realtà è la nostra seconda casa, il nostro rifugio sicuro, il nostro punto di riferimento. Buone vacanze, studenti italiani (e non)!

:)



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