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Noi, naufraghi del fantastico

Creato il 20 febbraio 2013 da Mcnab75

zattera di medusa

Il blog dalla cui ceneri è nato Plutonia Experiment si occupava principalmente del “fantastico”. Speculative fiction: libri, film e fumetti. Più o meno in questo ordine quantitativo. Del resto il fantastico e le sue declinazioni sono da sempre i miei interessi principali, sia come lettore che come spettatore. Da qualche anno lo sono anche in qualità di scrittore, recensore e blogger.
Con Plutonia Experiment ho allargato il range delle tematiche da trattare, a dispetto di ciò che dicono certi esperti di settore (rimanere più o meno concentrati su un solo tema, fideizzare una specifica fetta di pubblico etc etc). La verità è che mi piace dar spazio alle mie tante passioni, senza limitare i miei interventi per sciocche scelte personali. Mi piace scrivere di più cose e da qualche tempo lo sto facendo. Con piacere, tra l’altro. Il pubblico dei miei lettori, in realtà, non sembra più di tanto spaventato, anzi, apprezza la varietà di argomenti trattati.
Forse, senza volerlo, Plutonia Experiment è diventato una blogzine. Ossia una sorta di magazine in forma di blog. Del resto è aggiornato quotidianamente, e parlo sempre meno delle mie facezie personali. Perciò mi piace pensarlo così, questo piccolo angolo di Web: una blogzine. E se qualcuno ora, proprio ora, ci tiene a farmi sapere che odia le definizioni tecniche, le dot-list o chissà che altro, facciamo che questa volta recepisco il messaggio telepaticamente: quindi evitate di dirmelo, grazie.
Questo è dunque un post autoagiografico? Al contrario: oggi sono qui ad ammettere un doloroso fallimento.

Ne accennavo già in altri post: il fantastico interessa sempre meno persone.
Lo vedo dalle mie recensioni di libri e film (ma soprattutto libri) dedicati a questo genere. Se un normale articolo raggiunge oramai le 1000 visite senza particolare sforzo, tutti i post dedicati a horror, fantascienza, fantasy e derivati, faticano sempre più a raccogliere visite e commenti.
E’ come se la desertificazione progressiva in atto in questo paese, nei confronti tutto ciò che riguarda la narrativa “di genere”, sia oramai prossima al completamento. Tranne il solito gruppetto di eccezionali lettori, con cui discuto di tutto ciò che riguarda il fantastico, incontro enormi difficoltà nel trovare nuove leve interessate a queste tematiche. Per quel che riguarda il cinema la situazione è un pochino meno drammatica (rispetto a libri e fumetti), ma c’è comunque poco da stare allegri.

weird science

Le colpe di questa desertificazione sono molteplici e imputabili a più soggetti. Ne abbiamo già parlato altre volte, inutile scendere ancora nei dettagli. Vi ricordo soltato che, a parer mio, in Italia è in atto una distruzione più o meno cosciente del fantastico. E’ in atto da almeno 20 anni, per essere precisi. Si è cominciato con una serie di piccoli sassolini che oramai hanno creato una valanga inarrestabile.

- Distruzione dell’editoria di genere e del cinema specializzato.
- Radicamento dell’idea che i prodotti dell’immaginario siano sciocchi e rivolti a un pubblico adolescenziale.
- Sdoganamento di filoni francamente mediocri (paranomal romance, yaoi, porno paranormal romance, fanfiction), al punto da farli diventare gli unici prodotti vendibili nel settore.
- Mancanza totale di intermediari – giornalisti, critici, recensori – slegati dagli interessi di scuderia.
- Rifiuto dell’idea di lettura “popolare” come fonte di divertimento e svago.

Noi blogger abbiamo senz’altro la colpa di non essere riusciti a riaccendere l’interesse per il fantastico, se non in piccole sacche di lettori particolarmente recettivi. Ci siamo divisi in piccoli gruppetti, alcuni dei quali sono pronti a competere in assurde gare di visibilità, a discapito del bene comune, ossia quello dei sinceri appassionati, che magari un blog non ce l’hanno, né – vivaddio! – pensano di aprirne uno.
Colpe maggiori li hanno altri blogger, quelli che hanno dimenticato di essere prima di tutto semplici lettori, ergendosi a editor, polemisti ed “esperti”, con l’unico risultato di aver isolato completamente alcuni filoni della narrativa fantastica, rendendoli odiosi a chi si stava avvicinando a essi. Grazie, avete reso un bel servizio alla causa comune, eh.

Ma non aprirò un dibattito né discuterò le colpe. Il fallimento c’è, la desertificazione è completa, forse totale.
Plutonia Experiment continuerà a proporre articoli in materia, così come recensioni e dossier. Resta quella sensazione non bellissima di predicare a una platea sempre più vuota, e resta anche la tentazione di concentrarsi su altre tematiche che, al contrario, riscontrano interesse, partecipazione ed entusiasmo.

Noi, naufraghi del fantastico.

tales from the crypt

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