di Fiore Marro, Presidente Comitato delle Due Sicilie
Un momento dell'evento
Ciò che questo 2012 sta apportando per la lotta identitaria che i CDS hanno sposato fin dalla nostra nascita è giunto ad un punto di svolta epocale. Anche io oggi ho festeggiato e di cuore, e il mio brindisi l'ho elevato non per la festa degli italiani, ma per la consapevolezza che le Due Sicilie stanno ritornando. Giriamo per il lungo e il largo per le Due Sicilie da molto tempo, da quel lontano 1995 e l'esperienza di questo peregrinare ci rende consci che qualcosa è cambiato, è palpabile, si sente nell’aria. E ancora attraverso al presentazione di un libro, una manifestazione di natura storica, una giornata identitaria, e dovunque si sente una volontà di esserci e di rispondere affermativamente agli appelli dei Comitati delle Due Sicilie il che risulta estremamente appagante per chi lotta per le Due Sicilie, ma naturalmente non dimentichiamo che siamo solo agli albori della rinnovata volontà identitaria della nostra gente, ma, come si suole affermare: il buongiorno comincia dal mattino e il nostro ha l'oro in bocca. Il nuovo anno ci ha visto immediatamente in azione in qualità di “spacciatori di identità duosiciliana” la kermesse identitaria è iniziata a gennaio nella splendida Tursi in Basilicata, con gli amici del paese lucano che hanno fatto da apripista per una stagione che prometteva scintille. A febbraio inoltre la nostra presenza a due eventi distanti organizzati non direttamente da noi ma dalla rete organizzativa che ci vede direttamente implicati denominata Confederazione Duosiciliana, un progetto questo che ci rende partecipi nell'unire le varie anime di quel vasto mondo che è l'impegno duo siciliano. Il 4 febbraio la nostra presenza al fianco degli amici insorgenti a Napoli per protestare e per solidarizzare con il mondo del lavoro, eccessivamente vessato dallo stato italiano, solidarizzare con quei famosi Forconi che hanno dato speranza di una stagione nuova per il popolo ma che però pare sia come quella famosa montagna capace di partorire solo un topolino, o forse solo una prova di quello che potrà accadere, ma noi eravamo lì, per noi, non per nessun altro movimento che non fosse della Confederazione. Stessa presenza massiccia dei Comitati anche a Bari il 18 febbraio, per una manifestazione di solidarietà nei confronti di due cittadini del nostro meridione , i coniugi De Salvo, che per evitare altre delusioni morali e sociali si sono spinti fino all’estremo sacrificio , un monito per tutti quelli che dovrebbero occuparsi delle persone che vivono in uno stato di disagio . Marzo 2012 ha avuto due momenti partecipativi forti, il primo è relativo alla seduta del Parlamento delle Due Sicilie il 15 a Gaeta, un intenso momento istituzionale che ci ha visto protagonisti nella presentazione dell'istanza di salvaguardia del Real sito di Carditiello, istanza che il Parlamento ha preso in carico e che patrocinia nei suoi contenuti. Il secondo momento marzolino riguarda il giorno 17 a Lamezia in occasione della presentazione del libro del presidente nazionale dei Comitati Due Sicilie, il momento che sembrerebbe di tipo personale ha invece riversato nell'area un crescente interesse per la causa duosiciliana anche per la forte presenza della componente cidiessina e di giovani spinti dalla voglia di conoscenza. Ad aprile i Comitati Due Sicilie si rendono protagonisti della serata destinata difesa alla disastrosa situazione del Real sito di Carditello nel Convitto Borbonico di San Nicola La Strada, la sera del 28, la serata assume intensità particolari grazie anche alla forte presenza delle istituzioni locali e di vari organi di stampa sia di parte che generici. A maggio la Gioiosa macchina identitaria dei CDS si sposta in Calabria, nelle serre vibonesi, a Mongiana ove Saro Messina e Cinzia Lamberti con l'appoggio e la collaborazione di altri movimenti hanno, tra i capannoni delle fonderie di Mongiana, organizzato una giornata di incontri con oltre 200 anime duosiciliane per un evento che aveva la forte volontà di far sapere ai più che il popolo duosiciliano si è desto, o come ama, dire Francesco Tassone : Siamo tornati. Il primo di giugno, a Stornara nelle Puglie, nella bellissima terra del foggiano, si è consumata l’ennesima emozione, l’ennesimo grido di appartenenza, l’ennesimo segno che un popolo si sta riprendendo centimetro per centimetro, la sua identità, la sua consapevolezza di popolo fiero, degno, attento alle riflessioni dei conferenzieri della serata. Siamo solo a metà dell’anno ma quello che ho toccato con le mie mani, in questi mesi è davvero come balsamo per le tante delusioni, le tante mancanze che il popolo duosiciliano ha dimostrano gli anni addietro, ora si, ora ci siamo davvero; dove ci potrà condurre tutto questo, non so dirlo ,non sono un indovino, certo i sorrisi a mo di ghigno, che fino a qualche anno fa erano stampati nei visi di chi incontravamo, sono spariti, adesso i quanti che incontriamo ci dicono grazie per quello che fate anche per noi, si congratulano e chiedono di sapere ancora e questo è uno dei motivi per cui siamo convinti che la strada intrapresa non è quella sbagliata, ora non possiamo ne arrenderci ne fermarci, la macchina identitaria che auspicavamo si è messa in moto e noi ne siamo a bordo. La prossima metà dell’anno ci vedrà ancora intensamente impegnati a Fenestrelle, a Pontelandolfo, in Calabria ancora e ancora tra le mura di casa in Campania e nelle terre d’Abruzzo e di Ciociaria, senza tregua, senza sosta, sempre e solo per le Due Sicilie.
Noi non ci possiamo arrendere, c’è lo stanno dimostrando i nostri conterranei, dalla Basilicata, alla Campania, alla Puglia, alla Sicilia, dalla Calabria fino ai nostri emigrati, presenti, attenti, volenterosi, briganti e brigantesse, ambasciatori della duosicilianetà nel mondo, ma anche ai nuovi soldati, di esercito che non vuole fare guerre ma solo riottenere quello che gli è stato tolto.
Per loro , per le Due Sicilie, noi CDS non Possiamo Arrenderci!
Forza e onore
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