Noi non possiamo dirci a n t i f a s c i s t i
Se non conosciamo il fascista che è in noi.
Se pensiamo che il fascismo sia solo un’etichetta con cui autodefinirsi e non anche un modo di agire che si ritrova anche in luoghi che si definiscono democratici ed antifascisti.
Se non varchiamo le soglie fisiche proibite e limitiamo l’uso del pensiero in una forma di dittatura interiore.
Noi non possiamo dirci a n t i r a z z i s t i
Se diamo con leggerezza voce agli omofobi.
Se non sappiamo cosa è l’omofobia fino in fondo fino a vedere due uomini che crescono un figlio
Se le nostre lingue mischiate sovrapposte non divengono baci e poesia.
Noi non possiamo dirci contro la m a f i a
Se ci troviamo sempre a sedere con il potere anche dopo un lungo fittizio peregrinare
Se facciamo finta di non sapere
Se facciamo finta di non vedere
Se facciamo finta di essere contrari ed invece agiamo in funzione
Se con una mano commemoriamo i morti e con l’altra votiamo chi appartiene a quel sistema
Noi non possiamo dirci d e m o c r a t i c i
Se non prendiamo posto senza indicazioni
Se non scegliamo senza prima consultarci
Se pensiamo a ciò che è utile non a ciò che è giusto
Se non sappiamo cosa accade davvero intorno a noi, alle persone che appoggiamo
Se non ci informiamo
Se non studiamo
Se non scegliamo
Se scendiamo a compromessi
Se ci imboschiamo
Se pensiamo prima a chi vince e poi a chi ha ragione.
Noi non possiamo dirci u m a n i
Se almeno una volta
non abbiamo perso
non abbiamo sbagliato
non ci siamo arresi
non abbiamo capito
non abbiamo fatto almeno una, almeno una volta, una cosa che noi stessi avremmo criticato.
Noi non possiamo dirci. La nostra esistenza passa per gli atti che compiamo. Non per le parole. Altrimenti non possiamo dirci.