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Noi non siamo lui. Capirlo è così impossibile?

Creato il 07 agosto 2013 da Manuel
AMARE LO SPORT VUOL DIRE IN PRIMIS RISPETTARE NOI STESSI. PER QUESTO MOTIVO IN CERTI CASI L’AMAREZZA SI VELA DI RABBIA. Noi non siamo lui. Capirlo è così impossibile?Non so dalle vostre parti che aria tiri con il caldo. Qui da diversi giorni le temperature sono impossibili e pericolose. Tant’è che tra Friuli e Valbelluna tre persone sono morte pedalando, e non perché finite sotto le ruote di qualche altro veicolo. La passione può supportarci, spingerci, ma non dobbiamo diventare esseri viventi pronti ad ogni suo comando. Specialmente quando a lasciarci la pelle è gente che da un pezzo ha i capelli bianchi, e dovrebbe essere d’esempio per chi il bianco in testa lo avrà fra qualche decina d’anni. Andare a sforzare il proprio corpo senza motivi professionali, sotto un cielo che trasforma tutto in un forno, vuol dire essere troppo incoscienti di quello che si sta facendo. Fare sport non vuol dire essere d’acciaio ma sembra che invece l’idea sia questa. In una disciplina faticosa come quella ciclistica, serve anche un minimo di cultura su quello che si sta facendo, su quello che in quei momenti si sta chiedendo al nostro fisico. Se si crede che la passione possa rimediare in ogni occasione non si è capito un c****o e magari si continua a vivere pensando di dover dimostrare sempre qualcosa a noi stessi o al mondo. E allora mettiamoci alla prova, e se qualcuno ci darà del deficiente pronti a tirare fuori la scusante della passione. Niente da fare. Non riesco a trovare scusanti davanti a persone che per età dovrebbero essere il primo esempio buono. Foto: M.Zanella - Alpe del Nevegal(BL) 2011.

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