Noi Rebeldìa 2014.02: “Foemina Tunisina 2013″, testo collettivo anonimo
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a JENDOUBA le donne di Marta sanno di terra e solchi
sono patate fiori spighe scavate dormono le stelle
piegate come schiene di vento sul mattino e il dopo
Hadda, Saida, Hania non sanno degli anni la nascita
e gli occhi di Dorsaf accarezzano le mani della nonna
.
anche mia nonna non diceva quanti anni aveva
per civetteria e perché tutti continuassero a chiamarla giovane.
Io ne ho circa duemila, sono nata con quell’uomo
che per primo è sbarcato sulla vostra terra e ha detto
è mia. Non posso ancora morire perché nessuno mi assolve
non potendo evitare di leggere quello che il mondo scrive
anche oggi al mercato dovrò attentamente cercare di capire
da quale parte del mondo vengano i pomodori, poi inebetita
stare un po’ ferma a pensare se posso io decidere che rispetto sia
non comprare il frutto nato da schiena di donna spaccata, mal pagata
a JENDOUBA ci pensa il giuda dei sette dinari al trasporto
di schiene avvezze. ne vuole uno dice per le ruote schizza
fango ne fa sessanta al giorno a suo capriccio sceglie
Saida dopo non può uscire il marito decide e va al sangue
in piazza dormono le schiene piagate stelle
Corrono frenetiche le gonne al mattino,
meticolose le donne raccolgono i frutti stagionali.
Figlie-madri-nonne senza età né scrittura
porgono le schiene al sole e, piegandosi alla terra,
contano le stelle in attesa di un nuovo giorno.
Che neppure è più cercato appartiene ad un sogno archiviato
Guizza solo la notte qui e là tra le porte del dato informe difforme
d’un’aspirazione senza altrui ragione ch’affonda le sorti dei torti forti
Struggersi soltanto per il canto d’un pasto casto all’incanto
In una casa senza tetto e senza tempo come i miei anni randagi e bradi
Hadda asciuga col lavoro le lacrime di Meriem
almeno tu figlia alza la schiena
dai campi volgi la testa alle stelle
più lontane e le parole imparate
nel tempo ti indichino la strada
Meglio sarebbe non guardare il cielo
ché stella non si china sulla terra;
figlia di terra scura, sangue amaro
tieniti il nero, il duro, il senzaluce
trasformalo in coraggio e ribellione.
Poi ci sei tu, stanca madre,
seduta sul tuo letto
pensi alle figlie che vanno per il mondo
a quante non ne vedrai più
ora che senti vicina l’ora della morte.
Hadda funziona anche nella foresta
Hadda è di 5 piedi e 9 pollici di altezza.
Per non rovinare il raccolto di patate
il suo corpo sembra annullarsi.
Questo dice Marta sulle donne tunisine
Mia madre Hadda ci narrava le fatiche subite nei campi
del principe erede di Urbano Papa. Le donne bestie
da soma in spalla portavano dal fondo del dirupo
enormi fasci d’erba per non sciupare il corpo in carne
del bue destinato alla mensa del principe
Il soggetto poetico collettivo e anonimo “Noi Rebeldía 2014.0”
e le regole di partecipazione
“Noi Rebeldía” è il nome di un soggetto collettivo poetico che si sperimenta nella costruzione di un testo collettivo poetico comune e in rete. Un’operazione costruttiva dove il soggetto e la soggettività singolare del singolo poeta, chiamato a partecipare, si presenta come “io noi”, ovvero una voce che parla con la voce del gruppo. Un’intelligenza e una volontà collettiva che, allegoricamente attraversate e motivate da un “disinteresse-interessato” per il “bene comune” e la “poesia bene comune”, sono orientate a una produzione poetica in cui le scelte estetico-simboliche e/o linguistico-semiotiche siano “sema” etico-politico e antagonismo sociale, e la potenza d’uso della poesia, della lirica, non sia più deprivata dell’impegno.
Del fare poesia e “lirica” dell’impegno comune, il soggetto po(i)etico “Noi Rebeldía”, praticando due diverse procedure – la prima proponendo innesti a partire da un testo già compiuto; la seconda dalla proposta di un incipit di 5 versi che altri 11 partecipanti, muovendosi all’interno del nucleo semico proposto come significanza pratica essenziale, dovevano proseguire con altri innesti di 5 versi ciascuno –, ha dato prova di fattibilità con WE ARE WINNING WING (“Noi Rebeldìa 2010”: retididedalus.it) e L’ORA ZERO (http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm).
L’ora zero, come è stato per We are winning wing, è messo online su www.retididedalus.it, e proposto, ad altri siti e blog di poesia (italiani e non italiani).
Oggi, 2014, l’esperienza e la sperimentazione del “Noi Rebeldía”, il soggetto po(i)etico collettivo e anonimo, continua a proporre l’impegno e la sfida sia raccogliendo altre adesioni nella rete, sia trovando altri siti per mettere in video e ascolto il maturato della propria azione poetica “comune” e conflittuale. I testi collettivi anonimi, compreso l’incipit iniziale, saranno di 11 lasse ognuno.
Ogni gruppo che condivide l’esperimento e partecipa come “Noi Rebeldía” deve rispettare le regole seguenti: 1) la composizione deve coinvolgere 11 poeti diversi; 2) ogni lassa (delle 11 finali) deve avere solo 5 versi; 3) il poeta che prende l’iniziativa e contatta gli altri terrà in serbo i nomi di ciascuno e non li renderà pubblici; 4) una nuova composizione, dove nasce una nuova iniziativa, se si vuole, può prelevare una sola lassa di 5 versi dai testi già in rete e sviluppare un nuovo testo di 11 lasse (coinvolgendo naturalmente solo altri 10 poeti diversi); 5) ogni pubblicazione deve essere firmata (cfr. eventualmente il sito di Nadia Cavalera) come segue: Noi Rebeldía 2014.0.1 seguito dall’indirizzo (url o bolg) ospitante; 6) se lo stesso sito ospita un altro testo la numerazione deve essere progressiva: Noi Rebeldía 2014.0.2 + l’indirizzo (url o bolg) ospitante. Ogni iniziativa è invitata al rispetto delle regole proposte. Si prevede anche la possibilità di un’edizione cartacea dei lavori, rendendo pubblici tutti i nomi (ma senza legarvi la paternità o maternità delle singole lasse; le versioni rimarranno sempre come testi collettivo-anonimi). Ogni poeta che prende l’iniziativa, nel contattare gli altri, è opportuno che comunichi quanto alle regole.
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su RETROGUARDIA: Noi Rebeldìa 2014.0.1. CITTADINANZA APOLIDE, testo collettivo anonimo. [qui]
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Noi Rebeldía in rete:
1. http://www.retididedalus.it “Noi Rebeldìa 2010”: we are winning wing)
2. http://www.retididedalus.it (“Noi Rebeldìa 2010.1.1”; we are winning wing
3. http://www.retididedalus.it/Archivi/2013/maggio/LUOGO_COMUNE/4_multitesto.htm (Scritture collettive-L’ora zero)
4. http://www.retididedalus.it/sommario%20sito.htm (Scritture collettive-L’incesto politico)
5. http://www.nadiacavalera.it/news/2014/lampedusa-degli-sbarchi.html
6. http://www.nadiacavalera.it/news/2014/dalle-terre-mafiomorre-testo-collettivo-anonimo.html
7. Noi Rebeldìa 2014.0.3.http://www.nadiacavalera.it. VITA INACTIVA, testo collettivo anonimo
8. http://www.levania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=39:esperantilla-testo-collettivo-anonimo&catid=17&Itemid=144 (Esperantilla)
10. http://www.argonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=744:il-patto-matto&catid=5:pezzi-di-vetro-versi&Itemid=27(IL PATTO MATTO).
11. http://www.poesia2punto0.com/2014/04/07/noi-rebeldia-2014-testo-collettivo-anonimo/ (FOEMINA, aprile 2014)