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Noi siam come le lucciole

Creato il 12 gennaio 2012 da Speradisole

NOI SIAM COME LE LUCCIOLE, BRILLIAMO NELLE TENEBRE

NOI SIAM COME LE LUCCIOLE
Noi siam come le lucciole, brilliamo nelle tenebre,

schiave di un mondo brutal, noi siamo i fiori del mal.

Se il nostro cuor vuol piangere,noi pur dobbiam sorridere

danzando sui marciapiè, finché la luna c’è.

Sono le parole del ritornello di una vecchia canzone degli anni venti (1927),  sulla prostituzione per strada.

A Bologna il Comando provinciale dei Carabinieri ha distribuito da settembre a dicembre dell’anno scorso, un questionario alle “lucciole” che esercitano sui viali cittadini. Nel questionario si chiede anche dove abitano e quanto guadagnano.

L’iniziativa ha destato molte polemiche soprattutto da parte delle associazioni che si occupano delle prostitute, e dei consiglieri comunali di Sinistra e Liberta. In particolare contestano l’iniziativa del Carabinieri, perché  il questionario si configura come un censimento e una schedatura vera e propria mentre  nulla è stato chiesto loro a proposito della loro situazione di “tratta” o di “sfruttamento”.

Il comandante dei Carabinieri Alfonso Manzo, ha difeso l’iniziativa segnalando che non si tratta di una schedatura ma di una operazione per dare  «tutela alle donne che sono sulla strada» ed una «risposta , in termini di rispetto del decoro urbano, alle migliaia di cittadini che lamentano questo problema».

Particolarmente contro è la consigliera comunale del Sel, Cathy La Torre, che parla di un’operazione «illegittima e ipocrita». Illegittima perché contrasta con la legge Merlin che vieta qualsiasi tipo di schedatura  delle donne prostitute, ipocrita perché non può considerarsi volontaria adesione  «il rispondere a domande poste da esponenti delle Forze dell’ordine a donne che in molti casi vivono situazioni di emarginazione».

I carabinieri in tre mesi hanno controllato 248 “lucciole”. La maggioranza (95%) proviene dalla Romania. Il resto dalla Russia, Moldavia, Uruguay. L’età media: 26 anni,ma le associazioni  contestano anche questi dati, perché in realtà l’età media è di 21-22 anni, arrivano da paesi poveri e la prostituzione per loro non è una scelta individuale, ma una costrizione. Quasi tutte vivono sotto la minaccia di uno sfruttatore.

«Per stanare chi affitta in nero – dice la consigliera – ci sono altri metodi».

(Cronaca Locale di Bologna)

A chi dareste ragione?



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