Noi Siamo Infinito

Creato il 28 maggio 2013 da Marta Impedovo @pizzaecimena

Noi Siamo Infinito è uscito nelle sale italiane il 14 febbraio di quest’anno. Non l’ho visto al cinema allora, ma leggendo più d’una recensione positiva ho deciso di vedermelo ieri sera in streaming qui http://bit.ly/10Fi0hi. Scritto e diretto da Stephen Chbosky, il titolo originale (molto più significativo di quello italiano) è The Perks of Being a Wallflower.

Il Wallflower in inglese è la violacciocca, un fiore che oltre ad avere un nome assai simpatico, cresce e vive sui muri e sulle pareti di roccia. Per questo in americano il wallflower è anche il ragazzo timido che a scuola non ha amici e che a pranzo è sempre al tavolo da solo (come è doveroso in ogni racconto liceale americano che si rispetti). Se ne sta in disparte, attaccato alla parete e osserva gli altri, quelli fichi che hanno le giacche da football o i capelli biondi. E così è Charlie (Logan Lerman), protagonista di questa storia.

Charlie non ha solo uno, ma ben due (se non di più) terribili traumi alle spalle. Cosa che si trasforma necessariamente in continue prese in giro da parte dei compagni. Ma proprio della serie che la sua migliore amica d’infanzia fa finta di non conoscerlo e la bionda del banco accanto lo bullizza col suo seguito di scimmioni della squadra di football. Che viene anche da chiedersi se davvero quella che tutti i telefilm americani e talvolta anche i film fanno delle scuole superiori, sia una descrizione realistica o più che altro un topos cinematografico cui nessuno fa più caso (preoccupante in entrambi i casi). Comunque fin qui penso abbiate tutti presente il genere.

La salvezza di Charlie sono Patrick (Ezra Miller) e Sam (Emma Watson, decisamente migliorata dai tempi di Hermione Granger ma, insomma, non esageriamo con i complimenti). Lui segretamente omosessuale e soprannominato “niente”da tutta la scuola, lei carina e un po’ facile che sogna il riscatto nel test di ammissione al college. Charlie entra in un nuovo mondo, quello in cui vivono i ragazzi “come lui”, a cui piace la musica e che capiscono la solitudine. Ovviamente si innamora, ovviamente c’è il primo bacio e la prima volta, ovviamente fa casino. E allora gli amici che lo avevano accolto al tavolo della mensa lo rimandano al suo muro e di tante belle intenzioni sulla solidarietà tra emarginati non se ne fa più niente. Ok, sto esagerando per arrivare subito al dunque e non raccontarvi la storia scena per scena, ma la sostanza è questa.

Insomma, io dico niente di nuovo sotto il sole. L’unica ad appassionarmi è stata la storia di Patrick. Per il resto di corse in macchina e amore per il rock, di rapporti idilliaci tra fratellastri e traumi infantili che la metà bastavano e addirittura di uno che dice “mi sento infinito” non sentivo proprio il bisogno. E insisto sul non cominciare a osannare Emma Watson perché per riscattarsi da “Harry Potter” ci voleva davvero poco. L’aspettiamo al varco con The Bling Ring della Coppola.

VOTO: 5

Titolo: The perks of being a wallflower

Regia: ChBosky

Anno: 2012

Cast: Logan Lerman, Ezra Miller, Emma Watson


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