Premetto che i libri o i film che trattano i problemi degli adolescenti mi hanno sempre commosso , "Gente comune" primo fra tutti. Recentemente ho visto il film tratto dal romanzo epistolare“Noi siamo infinito”
di Stephen Chbosky..Il libro è uscito in America negli anni Novanta è arrivato al successo in Italia nel 2013. Fu proibito in alcune scuole e dal 2006 al 2008 venne inserito nelle liste dell’American Library Association tra i dieci testi più contestati, poiché affronta tematiche come l’omosessualità, il sesso, la droga e il suicidio. Si sa che morslisti bacchettoni (spesso fasulli) esistono ovunqueTutti abbiamo conosciuto un Charlie, il ragazzo timido-tenero-insicuro-spaesato, che è il protagonista del film; io stessa mi ci sono riconosciuta e ho ricordato le scelte che feci in quegli anni, la mia bulimia per la lettura ,il mio desiderio di isolarmi, tanto è vero che frequentai la seconda e terza media privatamente, a casa ;non ero autistica e nammeno schizofrenica, avevo le mie ragioni per agire così, o almeno lo credevo. Quasi tutti ormai sapete che il mio 'psicologo', colui che mi faceva riflettere e mi ascoltava pazientemente, fu il mio primo cane : mi teneva dalla parte opposta del guinzaglio e mi portava tra la gente, tra i miei coetanei e non.
Sono riuscita, poco a poco a 'sentirmi a posto', come dice Charlie che rappresenta bene l'adolescenza quale coacervo di emozioni fatte di paure ma anche di gioie, di batticuore e di lacrime.Grazie agli amici e alla famiglia che lo rispetta, capisce che bisogna vivere ogni attimo, che bisogna imparare a "essere infinito"
Questa frase :" Noi siamo infinito", mi è piaciuta un sacco e, tenendo sempre presente che la nostra libertà finisce ove comincia quella degli altri, penso sia un invito a cercare di ragionare col proprio cervello ,a non rinunciare alle proprie idee, e ad evitare i branchi, soprattutto.Ognuno di noi è fatto a suo modo, ma ognuno può dire "IO SONO INFINITO" perchè ognuno è un esemplare unico che viene dal passato e, attraverso il presente, va nel futuro.
Questa frase, urlata alla fine del film dal protagonista, in piedi su un pickup, mentre a alza le braccia al cielo ed è accompagnato da una musica molto intensa, mi ha commossa.
Ora farò 'na capa tanta alle mie nipoti ( del tipo i boschi sono belli e profondi....), cercando di far capire loro che "SONO INFINITO, che devono osrae o non avere paura.

INFINITO
