Noi siamo specialisti nel farci del male, nel perdere le occasioni. Noi abbiamo le questioni di principio che sono indiscutibili ed è per questo che perdiamo le occasioni, il treno e siamo sempre seduti. A discutere.
Creato il 14 marzo 2013 da Slasch16
La paralisi che avevo previsto prima delle elezioni è puntualmente arrivata: Abbiate pazienza, ancora pochi giorni e poi cambierà tutto. Saremo tutti colpiti dalla paralisi di un paese che non sa dove andare e si illude per l’ennesima volta che ci sia un salvatore della Patria.
Nonostante tutto se chi è stato eletto in parlamento si preoccupasse di dare una risposta agli italiani e non di difendere le questioni di principio si potrebbero fare alcune cose “determinanti” per il futuro del nostro paese.
Per fare le cose in politica ci vogliono i numeri, riforma legge elettorale, dimezzamento dei parlamentari, taglio o eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti( senza dimenticare che la politica non può essere regalata ai ricchi e potenti) Eliminazione delle province, impedire di candidarsi a condannati e recidivi.
Insomma volendo si può fare ma il problema è che anche chi vuole cambiare non lo fa in nome delle questioni di principio.
Se non si fa un governo il Presidente può anche chiedere a Monti di rimanere in carica per i problemi impellenti e per cambiare la legge elettorale.
La vittoria del M5S, per quanto possa sembrare assurdo, ha rinforzato una parte del Pd quella del cambiamento.
La fronda interna che nel segreto del voto avrebbe votato con la destra per mantenere i privilegi, i deputati, che ha impedito una vera legge sul conflitto di interessi, in questo momento è tenuta per le palle dalla situazione creatasi con il risultato delle elezioni. Per salvarsi sono costretti a cambiare.
Una, palla, è in mano a Grillo e l’altra a Bersani o Renzi la possono strizzare quando vogliono.
Per questa ragione, senza inciuci, sarebbe utile un governo Monti che non avrebbe nessuna cambiale in bianco ma sarebbe costretto a porre ai voti tutto ciò che il M5S ed il Pd possono condividere pur senza allearsi.
Se i punti non sono otto, ma sono sei, non cambia niente: mai come oggi c’è la volontà ed i numeri per cambiare le cose, ripeto, anche senza allearsi, solo mettendo insieme i voti.
Il 26 febbraio ho scritto un post di incoraggiamento, inutile, perchè tutti ne stanno facendo una questione di principio che niente ha a che vedere con l’interesse degli italiani. Disoccupati in testa.
Dato che nel Pd non hanno capito una mazza mi sforzo di fare volontariato per i suoi dirigenti. Bersani, leggimi!
Gli unici che possono cambiare le cose sommando i loro voti sono il M5S ed il Pd. Può non piacere di qui o di là ma questo è il dato di fatto.
Quindi tenere ancora Monti per fargli fare quei cambiamenti che si possono fare sarebbe la soluzione ideale.
Monti ha molte colpe ma non dimentichiamo che anche lui è stato vittima dei veti incrociati, ha fatto quello che ha potuto e possiamo anche considerare che è stato un bene altrimenti non so cosa avrebbe dato ancora alle banche.
Ma non è il momento di rivangare il passato ma puntare a qualcosa di concreto per l’avvenire ed evitare il fallimento totale economico, politico e democratico.
Sento dire dai grillini: nessuna cambiale in bianco, nessun alleanza e trovo che sia sintomo di cecità politica anche se, ovviamente, non ne hanno l’esclusiva.
Se rimane primo ministro Monti sarebbe un ministro in manette e chiuque siano i presidenti di Camera e Senato necessari per far partire la legislatura sarebbero comunque condizionati e succubi dei voti dei non alleati ma che sono maggioranza nelle due camere.
Insomma, tutto quello che M5S e Pd riescono a mettere per iscritto, accordandosi sui problemi senza nessuna alleanza, avrebbe i numeri necessari per passare sia alla Camera che al Senato.
Non rendersi conto di questo è un autentico autolesionismo, una mancanza verso il mandato che hanno ricevuto dagli elettori.
Non distribuisco meriti e nemmeno medaglie, non mi interessa se il merito dell’eventulae cambiamento è per il 70% del M5S e per il 30% del Pd, non mi interessa nemmeno se le % fossero invertite, mi interessano i fatti, il cambiamento.
Qualche punto in comune c’è, facciano subito al legge elettorale nel caso dovessimo tornare al voto per impedire che si riproponga un’altra paralisi.
Vedo che il Pd è disposto a qualche “sacrificio”, meglio tardi che mai, mentre il M5S fa troppe questioni di principio e poca sostanza. Non nelle proposte, poca sostanza collegata necessariamente ai numeri che servono per metterle in atto.
Chi sia il primo della classe o la classe migliore non mi interessa, dobbiamo andare in gita e con lo stesso pullman.
Lo capite o no?
Il mondo non ci aspetta, ci travolge, urge una risposta immediata e responsabile.
Una volta in salvo faremo le questioni di principio, sempre che qualcuno dei giocatori in campo non abbia progetti strani che niente hanno a che vedere con gli interessi degli italiani.
Disoccupati in testa.
La Resistenza ci ha insegnato qualcosa, nessuno ha chiesto ai partigiani bianchi di diventare rossi o viceversa, tutti sono stati Partigiani della Democrazia e della Libertà.
Quella che noi stiamo buttando via.
Mi rivolgo direttamente al M5S, il 60% degli italiani vuole un governo, fatelo adesso che potete imporre le vostre condizioni e nell’interesse del Paese. Non del vostro tornaconto elettorale che potrebbe portarci allo sfascio.
Dire che siamo già allo sfascio, come fa Grillo, non vi assolve per niente è come se fosse un appoggio esterno.
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