
Siamo stati noi a trasformare gli orizzonti
come marciapiedi di periferie
e le noie se ascoltate
parlerebbero di un amore e di un tempo
in cui i cuori tuonavano.
Parlerebbero delle mille differenze dei pensieri
e della paura di tanti di pensare.
Citerebbero il mare e le maree che salgono
per poi ritirarsi in fretta.
Ci indicherebbero quelle vele che!?
diventano sempre più piccole
emarginate al vento
e delle voci timide delle voglie ardite.
Se si è stati veri quelle noie odiate
vanno ascoltate.
