Mentre in Nord America e in Asia si sta lavorando per migliorare le infrastrutture delle telecomunicazioni, in Europa governi, fornitori di servizi e operatori del settore sonnecchiano beati e in tutt'altre faccende affaccendati non fanno altro che pensare al guadagno effimero: ci ha pensato Nokia allora a dare uno scossone al settore.
Le infrastrutture europee, secondo i tecnici e gli esperti di casa Nokia, devono compiere l'aggiornamento per adattarsi meglio al 4G, punto di partenza necessario per l'implementazione del 5G e il momento adatto è stato individuato nei campionati europei di calcio del 2020. Per questa data infatti Nokia vorrebbe lanciare il 5G sul suolo europeo spiazzando o comunque contrastando lo strapotere dei mercati americano e asiatico.
Per farlo, però, Nokia ha bisogno del supporto di governi e gestori che devono scuotersi dal torpore endemico che li attanaglia e cominciare a pensare più alla qualità del servizio offerto che alla moneta: d'altra parte il colosso finlandese, un tempo leader nel campo delle telefonia mobile ma oggi reinventatosi come gruppo per le telecomunicazioni, ne sa qualcosa di forza di mercato visto che il suo comparto telefonia mobile è stato assorbito da Microsoft dopo anni di leadeship mondiale.
Il rischio che si corre a livello europeo è quello di essere tagliati fuori dal sistema mondiale che procede a passo doppio nello sviluppo di infrastrutture e servizi di quanto non facciano i diretti interessati nel vecchio continente. Da qui l'ambizioso progetto di Nokia.