Al momento la scelta di investire risorse in maniera importante nella produzione di smartwatch ed altri dispositivi “smart” indossabili ha trovato molte inaspettate controversie nel mercato da parte dei produttori di dispositivi mobili: c'è chi ha deciso di cavalcare l’onda della novità sin da subito e chi, al contrario, ha assunto delle posizioni più prudenti. Samsung, con il Galaxy Gear ha dato dimostrazione di credere fermamente nel nuovo mercato, insieme ad altri produttori come Sony.
Le "smart shoes"
Allora viene da chiedersi: che cosa ne pensano e sopratutto che stanno facendo le altre aziende come Nokia, Microsoft, HTC e altre aziende, che continuano a valutare le prospettive di crescita del segmento, ma non hanno ancora iniziato a commercializzare dispositivi indossabili?In attesa di conoscere le future decisioni di Nokia (e di conseguenza di Microsoft) a riguardo, il colosso finlandese ha deciso di lanciare un’ironica frecciatina a Samsung dalle pagine di Twitter, suggerendole di prendere in considerazione il successivo step di sviluppo del catalogo di dispositivi indossabili.
Dopo lo smartwatch Gear, potrebbero arrivare le smart shoes, ovvero le scarpe intelligenti e super accessoriate con lettore CD ed altoparlanti integrati. Messaggio naturalmente ironico che sfrutta un argomento di discussione in grado di dividere non solo le aziende impegnate a produrre i dispositivi indossabili, ma anche il pubblico di potenziali acquirenti: utili, inutili, comodi, superflui, limitati, promettenti? Qual è oggi la corretta definizione dei “wearable device”?