Ieri, o l’altroieri, facevo le pulci con una certa protervia a chi arriva qua cercando delle cose nei motori di ricerca appositi. Laddove protervia è una parola che negli ultimi giorni uso volentieri. E anche abominio, ma questa è un’altra storia.
E poi oggi, non è vero, ieri. Ieri, al lavoro che faccio per qualche ora al giorno di telefonare alle persone e spiegargli delle cose e chiedergliene delle altre, ero là che spiegavo e spiegavo a un signore, un uomo, un post-ragazzo, uno con una bella voce, uno gentile. Io ero là che spiegavo e spiegavo e gli davo del lei, e lui mi fa,
Ginevra,
Ti fermo subito,
Ho la testa da un’altra parte,
Lascia stare.
Comunque, grazie.
…
E poi oggi là fuori, c’era qualcuno che chiedeva all’internet, E poi che succede?