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Nomade Pastoralis (Racconto)

Creato il 28 febbraio 2011 da Gloutchov
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Il giovane viandante si svegliò di soprassalto che già era notte fonda. Voci lontane avevano probabilmente ricondotto alla lucidità la sua coscienza. Era ancora seduto nell’abitacolo del suo mezzo. Il veicolo appariva distrutto. Aveva un forte dolore al fianco. Faticava a tenere gli occhi aperti. Voci di uomini, la risata dell’ancella, fece il tentativo di sollevarsi ma una mano lo trattenne. Sino a quel momento non si era accorto di non essere solo. Un uomo, alto quasi due metri, lo guardava bonariamente. Sorrideva attraverso la barba folta che gli ricopriva interamente il volto. Indossava vesti spartane, da pastore. Gli chiese aiuto. Questi però parve non capire. Parlò a sua volta, una lingua strana e incomprensibile. Tentò nuovamente di chiedere aiuto nelle altre lingue che conosceva ma, il risultato fu comunque inutile.Tentò nuovamente di alzarsi e, finalmente si rese conto del motivo per cui sentiva un forte dolore al fianco. Lo sportello si era squarciato in più punti e la lamiera lo graffiava a sangue in più punti. Se non voleva ferirsi gravemente, doveva fare attenzione a come si muoveva.L’uomo, allarmato dai suoi tentativi sconsiderati, fece un urlo rivolto oltre le ombre della sera.Le chiacchiere divertite si interruppero immediatamente. La voce della ragazza esplose con preoccupazione.Passi leggeri ma affrettati avvisarono il giovane che ella stava accorrendo in suo aiuto. Senza attendere una risposta dal giovane, Romina lo abbracciò calorosamente. Le piccole labbra a cuore dell’ancella si avvicinarono all’orecchio destro del giovane e vi soffiarono delicatamente all’interno.«Questo è l’alito della conoscenza.» sussurrò lei «Ora potrai capire tutte le lingue del mondo.»L’abbraccio si sciolse. Il giovane appariva stupito ma, all’improvviso riusciva a comprendere i commenti sconvenienti degli uomini che osservavano la scena.Ma la ragazza non aveva terminato. Con entrambe le mani eleganti afferrò il volto affilato del giovane e se lo portarono alle labbra. Fu il bacio più dolce che il giovane avesse mai ricevuto. Labbra contro labbra, delicato e gentile, il pallore del giovane scomparve avvampando di passione.«Questa è la voce della conoscenza,» sussurrò lei staccandosi lentamente dal bacio «Ora potrai parlare tutte le lingue del mondo.»Gli uomini ridevano scherzosamente. Lo prendevano in giro e affermavano divertiti che i pantaloni, in quella coppia, erano portati dalla femmina.Lui grugnì insoddisfatto, quindi afferrò il volto della ragazza e lo baciò con più passione di quanta fosse necessaria. Lei arrossì immediatamente ma, un istante più tardi si lasciò trascinare in quell’intreccio di anime giovani in cerca di calore.I pastori si zittirono e attesero pazientemente.Alla fine il giovane viandante, continuando a tenere tra le sue braccia la ragazza, si rivolse a loro e disse «Allora, mi aiutate a uscire da qui?»

...continua
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