Puntuale come ogni anno quando si celebra la giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è arrivato il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Basta morti sul lavoro”. Purtroppo pretendere che la piaga si arresti bruscamente per quanto auspicabile è anche una chimera. Ma Napolitano, nel suo messaggio inviato domenica a Franco Bettoni, presidente dell’Anmil, ha sottolineato altro: “Non bisogna abbassare la guardia riducendo gli investimenti”. Il problema della sicurezza sul lavoro è soprattutto legato ad una mancanza di prevenzione. I costi della messa in sicurezza vengono talvolta elusi mentre i numeri sommersi, legati al lavoro nero, aumentano tracciando allo stesso tempo una casistica difficile da contemplare. Tanto per dare un’idea, secondo l’Istat il lavoro irregolare ha interessato il 10% degli occupati nel 2010. In altre parole vuol dire un incremento degli infortuni (finanche invalidanti) non censito. Proporre in percentuali quanto tale quota abbia aumentato o meno il numero degli incidenti è impresa ardua, ma non per questo da prendere sottogamba.
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