Non amo San Valentino. La ricorrenza, mica il martire, lu...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Non amo San Valentino. La ricorrenza, mica il martire, lui non mi ha fatto niente di male. La Purulla stava per essere chiamata Valentina, quindi il nome mi è pure simpatico. Ma sto divagando.
Quando ero adolescente, come scrivevo ieri, ero sfigatissima.
Il giorno di San Valentino per me era la solita pena, solo ulteriormente acuita. Intendiamoci: qualcuno che mi si sarebbe filato c'era sempre, non ero affatto da buttar via. È che a me piacevano quelli per cui ero solo un'amica. Un classico.
Poi, crescendo, mi sono andate a uffa tutte le ricorrenze obbligatorie ed impersonali.
Per dire, IlMioAmore ed io abbiamo due anniversari che festeggiamo sempre: il 24 luglio, quello del primo bacio, e il 12 novembre, quello di matrimonio.
Non serve un'occasione imposta dalla Perugina o dall'industria dei profumi per ricordarci di festeggiare il nostro amore.
Magari sbaglio, e mi perdo chissà cosa, però...
Saltando di palo in frasca, ma perché i piccioni che becchettano le briciole in mezzo alla strada, quando vedono avvicinarsi un'auto, anziché volare via corrono? Vi è mai capitato? O li trovo tutti io, i volatili aspiranti suicidi? I passerotti mica sono così scemi, volano via. I piccioni no: corrono sulle loro zampette corte. Mi fanno ridere e tenerezza allo stesso tempo. Un po' come i pedoni umani che spesso faccio passare anche se non attraversano sulle strisce. Di qualunque sesso o età siano, fanno tutti lo stesso gesto, che peraltro faccio anch'io: alzata allegra di sopracciglia ("mi fa passare!"), cenno di ringraziamento con mano o testa, SALTELLO sul posto, corsetta appena accennata della durata di due passi al massimo, camminata normale per il resto dell'attraversamento. Ma caspita, se corri, fallo per tutto il tragitto, no?

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