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Non Aprite Quella Porta (2003)

Creato il 22 luglio 2014 da Vomitoergorum @Old_Glory
Non Aprite Quella Porta (2003)
Regia: Marcus Nispel Anno: 2003 Titolo originale: The Texas Chainsaw Massacre Voto: 6/10 Pagina di IMDB (6.2) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Come si capisce chiaramente dal nome (anche quello in inglese è rimasto immutato), si tratta di un remake del già celebre capolavoro di Tobe Hooper . Vedere questo film mi ha sbugiardato in quanto nella recensione di Non Aprite Quella Porta 3D scrissi che dubitavo che gli altri film della saga fossero fatti bene. Mi sbagliavo: Nispel ci ha saputo fare. La trama è ricalcata, con alcune differenze, dal soggetto originale: ragazzi sessantottini, pulmino, autostoppista e massacro. Eh, la storia è questa ed il paragone con l'originale è obbligatorio, ma se pensiamo che la maggior parte del pubblico di oggi non vide mai quello del 74, la mossa è stata davvero buona ed ha riacceso l'interesse per questo genere. Tra i co produttori figura anche Hooper, e questo è veramente un bene: abbiamo una storia sempre ambientata negli anni della tragedia e con ambientazioni scure, sudicie, polverose, perverse. ok, la fotografia è maggiormente luminosa, quasi a contrasto con determinate situazioni, ma non sfigura affatto. Anche il cast è composto da bei faccini pronti a sorridere alla presentazione del film, ma nel complesso ci stanno bene. Un po' stucchevole la figura di Erin (Jessica Biel) che fa la perbenista rompi palle, ma vederla con la maglietta stretta e bagnata fa il suo buon effetto. Ottimo volto è quello di R. Lee Ermey che ci aveva già spaventato in Full Metal Jacket e qui fa lo sceriffo. Non sto a soffermarmi sulla trama che tanto, a parte alcune deviazioni le conosciamo già. L'incubo in cui i ragazzi capitano è ben trasposto e le scene crude non mancano, sebbene si potesse osare qualcosa di più. Non che manchino scene forti, anzi, la testa spappolata della ragazza suicida resta in bella mostra per buona parte del film, ma il pubblico si è assuefatto. Invece alcune scene in cui il mattatore Leatherface fa a pezzi gli sventurati sono gestite in maniera che non hai bisogno di tapparti gli occhi. Ottimo lavoro, che non sfigura affatto nel complesso ed in via generale.

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