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La trama (con parole mie): Heather Miller, giovane donna in bilico tra un lavoro in un supermercato al reparto carni, il fidanzato Ryan e la migliore amica Nikki, scopre di essere l'unica erede della casa dei Sawyer, famiglia maledetta che trent'anni prima fu sterminata a seguito di un massacro operato da alcuni suoi membri, che uccisero selvaggiamente un gruppo di adolescenti in viaggio dalle loro parti.Sconvolta ed in rotta con i genitori adottivi dopo aver scoperto le sue origini, la ragazza parte alla volta della sua nuova dimora senza sapere che il protagonista di quegli eventi fu suo cugino Jed, meglio noto come Faccia di cuoio, che ancora vive segregato nel seminterrato della tenuta ereditata da Heather: quando, per caso, la sua porta verrà aperta di nuovo, si scateneranno eventi pronti a riportare la cittadina di Newt, in Texas, nel pieno dell'orrore di tanto tempo prima.
Qui dalle parti di casa Ford, Non aprite quella porta è considerato uno dei cult assoluti dello slasher e non solo, vero e proprio caposaldo dell'horror che ancora riusciva ad avere un senso, nonostante mostri e famiglie disfunzionali portate all'estremo.
Il suo mito ha originato una serie di reboot ed imitazioni una peggio dell'altra - come spesso accade in questi casi - cui non scampa neppure quest'ultima trasposizione uscita per l'occasione facendo leva sul dal sottoscritto tanto detestato 3D, che neppure un incipit in pieno rispetto ed omaggio della pellicola di Tobe Hooper salva dall'orrore vero e proprio per lo spettatore: in un anno che fino ad ora è riuscito ad assumere i connotati della sorpresa ribaltando molte mie aspettative della vigilia in positivo, cominciavo a sentire il bisogno di titoli buoni per la classifica del peggio di fine stagione, così ecco servito su un piatto d'argento quello firmato da John Luessenhop, salvabile giusto per le inquadrature al limite del soft-porn che il regista sfodera rispetto alle due notevoli protagoniste, ovviamente ingaggiate per le loro spiccate doti interpretative.
Il resto è soltanto un vano tentativo di rinverdire i fasti di un franchise che non sarebbe mai dovuto neppure esistere se non con la consacrazione del lavoro originale di Hooper, traboccante di telefonati momenti di pseudo terrore nonchè sequenze da strizzata d'occhio alla nuova tecnologia, psicologia spicciola e classico sviluppo che già un trentennio fa, nel pieno dei gloriosi e svaccati eighties, sarebbe suonato eccessivo e telefonato.
L'elemento del grottesco che rese grande il personaggio di Leatherface e della sua famiglia è completamente perso dietro inquadrature di culi neanche fossero i piedi in un film di Tarantino, vedo non vedo su seni troppo grossi perchè i bottoni possano rimanere slacciati ed una serie di stralci action tanto scarsi da far apparire - tanto per tornare ai già citati anni ottanta - quelli di Cobra dei veri e propri Capolavori.
Non mi pare neanche il caso di affermare che sia un peccato, dato che non avevo alcuna aspettativa in merito e che la visione è stata un riempitivo selvaggio nella serata della vittoria a sorpresa del Milan sul Barcellona in Champions League con il secondo o terzo gin tonic - made in casa Ford, non in un locale, dove praticamente sono acqua fresca, a meno che non si tratti di Umberto, ma questa è un'altra storia - già in pieno circolo, ma neppure di dichiarare di essermi in qualche modo alterato: nulla mi aspettavo, e nulla si è tradotto ai miei occhi sullo schermo.
Del resto, quando un originale è mitico, resta tale, e difficilmente esiste la possibilità che possa essere in qualche modo non dico superato, ma almeno eguagliato dalle imitazioni successive: tenetevelo buono soltanto se siete in crisi ormonale o avete bisogno di una di quelle pellicole buone per le serate only men con tanto alcool e battute sconcissime su qualsiasi esponente del gentil sesso.
Da questo punto di vista, troverete pane per i vostri denti: per il resto rassegnatevi.
Ma se avrete seguito i miei consigli a dovere, almeno l'alcool vi avrà reso più leggera la sopportazione della visione.
MrFord
"Trapped in purgatorya lifeless object, alive
awaiting reprisal
death will be their acquisition
the sky is turning red
return to power draws near
fall into me, the sky's crimson tears
abolish the rules made of stone."Slayer - "Raining blood" -
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