Regia: John Luessenhop Anno: 2013 Titolo originale: Texas Chainsaw 3D Voto: 5/10 Pagina di IMDB (4.8) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Il titolo di questo film horror fa più paura della trama stessa. 3D... Bah!! Io l'ho guardato nelle canoniche due dimensioni, quindi perchè mai inserire il 3D nel titolo se non per una mera operazione commerciale. Idem per quello originale inglese. E questo è già un primo passo falso, perchè nonostante sia un ennesimo prodotto per cavalcare l'onda del successo partita con Hooper qui almeno il regista prova a fare qualcosa di diverso. Cioè fermi un attimo, non ho mai visto gli altri sequel, ma immagino e ci metto la mano sul fuoco che non possono essere migliori di questo. So come vanno certe cose, quindi non potete convincermi del contrario neanche se usaste una motosega. Però voglio comunque guardarli prima o poi. Qui invece, dicevo, non si parte da zero e neanche da cinque o sei o quel che sarebbe. Lussenhop si ricollega al Non Aprite Quella Porta del '74 eliminando con un sol colpo quindi tutti gli altri. Prova di coraggio e di rispetto. Per questo motivo a mio avviso non merita un voto disastroso, tanto più che la storia è quasi simpatica ed accattivante. Ok, i quattro ragazzi con il pulmino, l'autostoppista, il bagno di sangue, il mattatoio. Niente di nuovo, ma va bene così è un horror splatter che piace e che si segue bene. Nulla di troppo cervellotico e rocambolesco, ma neanche qualcosa di piatto. Se vogliamo, temporalmente la sceneggiatura commette un errore micidiale, perchè gli attori dimostrano che siano passati tra i venti (probabili) e i trenta (meno probabili) anni dagli avvenimenti del massacro texano, eppure è abbondantemente ambientato nei giorni d'oggi (addirittura il poliziotto manda le immagini con lo smartphone in formato video). Anche lo spessore dei personaggi non è il massimo, ma già lo sappiamo: se entri in un film horror e muori significa che sei un idiota suonato. E' troppo semplice farsi ammazzare, ed è troppo scontato che qualcuno venga trucidato. Ripeto però: è anche giusto così da una parte, non è che ci aspettiamo di vedere altro. Dal punto di vista tecnico poi siamo di fronte alla superficialità. Non so se a causa della versione 3D, ma molte scene sembrano avere la stessa fotografia di uno spot promozionale, con la luce sbagliata o le inquadrature troppo ampie. Boh, può salvarsi dal baratro, ma solo per poche cose come il ritmo ed il fatto che sappiamo cosa dover e poter aspettarci.