"Non attraverso Me" self-portrait - 2014
© Cristina Pedratscher
Ho "scoperto" l'autoscatto nel 2009 e da allora ho realizzato principalmente progetti con la mia immagine. E' stato un percorso di crescita, interiore soprattutto, e di maturazione.
E' stato il mio specchio, la mia valvola di sfogo e la mia "urgenza creativa". Non sono mai stata in cura da uno/a psicologo/a, ma per me l'autoscatto è stata la migliore auto-terapia.
Inizialmente mi sono scelta come modella dei mie progetti, anche perchè non avevo possibilità economica di pagare modelle o attrici che interpretassero un mio pensiero, quindi avendo fatto teatro la scelta di recitare io stessa la parte è stata abbastanza immediata.
E' poi non è più solo stata un'interpretazione, ma una vera e propria "esorcizzazione" delle mie insicurezze e paure. Grazie a questo percorso sono riuscita a superare determinate difficoltà e affrontare importanti scelte nella mia vita. Per me la ricerca artistica deve viaggiare a pari passo con la vita quotidiana.
Qualche volta mi è spiaciuto sentire alcuni giudizi altrui sul mio lavoro, che mi hanno definita "egocentrica", "narcisista" oppure di una a cui piace molto la propria immagine di sè. Non credo di averlo comunicato nelle mie foto e la mia visione non era assolutamente estetica, ma semmai psicologica.
Rispetto a un tempo ho già realizzato molti meno autoscatti e ora sono arrivata alla decisione di interrompere momentaneamente (dico momentaneamente perchè potrei trovare utilità nuovamente in un futuro!) la ricerca personale sull'autoscatto e comunicare i miei pensieri e la mia ricerca artistica in maniera differente, non più attraverso la mia immagine.
Grazie ad Anastasia, perchè sicuramente senza di Lei non sarei riuscita ad arrivare a questa importante evoluzione del mio percorso e tanti auguri a me di buon proseguimento! :)