Architettura
interiore
nel cuore
di un vento speziato.
Intermezzo
elementare
con favole e canti,
nelle memorie
di un sogno affranto,
dimenticato
tra gli appunti dei giorni.
Non sono serio.
Non sono uno.
Fomentare l’assurdo
col magico.
Medusa
acefala
e spirale
di miti.
Felice
chi vive
nel mezzo.
Il mio tempo
è annunciato
da squilli fatali
e galoppi sventurati.
Apatico
sorveglio
custodisco
i risvegli
del sole.
Muto
stringo
le prigioni
dell’azione.
Poesia di Diego Mongardini. All rights reserved