Magazine Diario personale

Non c'è due senza tre?

Creato il 13 febbraio 2013 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Ora: la palette di cui vi parlo oggi è un prodotto da noi introvabile. Credo che lo sia anche in Polonia, dove è stata presa lo scorso novembre, perchè era un edizione natalizia limitata. Direte: embè, che ce ne parli a fare?? Lo faccio perchè per me è stata una scoperta notevole, rispetto ai miei gusti cosmetici. Ora: scopro una cosa e non la condivido con voi?? Giammai!!La palette in questione fa parte della Diva's Collection della Wibo, brand di cui vi ho giá parlato. Coerentemente con quanto vi dissi allora, non avevo inserito nessun prodotto di questo marchio nella lista dei desideri che diedi a Mister Hermoso. 
...finchè incautamente non pensai che era comunque il caso di fare un giro sul loro sito. Vedere questa collezione e desiderarla fu un tutt'uno: potevo mai vivere senza un pezzo di una collezione dal sobrio e discreto nome di Diva's Collection????
Non c'è due senza tre?
 Dopo lunga indecisione, optai per la sola palette. 
Non c'è due senza tre?
Quando arrivò, in una Hermoso box, purtroppo una delle cialde si era rotta, spargendo il suo argenteo splendore ovunque...niente che mi potesse spaventare e cheun paio di fazzolettini non potessero cancellare.

Non c'è due senza tre?

Hermoso box al gran completo...


Se volete cimentarvi con una delle lingue dalla pronuncia più difficile al mondo (credetemi: ho preso lezioni di polacco: è la lingua del diavolo!!) vi posto anche una foto del retro della confezione, con il suo INCI ben visibile. Per una volta, non dovrete perdere diottrie per leggerlo!
 
Non c'è due senza tre?

Sì, non è un INCI impeccabile con tutti quei conservanti (i parabeni) e il tanto vituperato BHT: ma i primi ingredienti non sono male e per essere prodotti low cost e con nessuna aspirazione eco-bio per me se la cavano. Ora, tutto questo per dirvi che sono felicissima di aver ceduto 
Sì, il packaging è un po' troppo plasticoso: al limite del cheap senza riuscire a diventare trash* (perchè altrimenti, in quei corto circuiti di questo mondo che poco capisco, acquisirebbe una sua  nobiltá...).  E sì, i colori sono tutto sommato banalotti, senza nessun guizzo di originalità. Ma sono metallizzati. E mi piacciono.
A me, che credevo di non amare i colori metalizzati ma solo i brillanti (per fortuna qui nessuna dirá che non esistono differenze tra colori brillanti e metallizati). Anzi, per essere corretta: non  mi piacciono, li adoro.
Non c'è due senza tre?

Come si vede dalle cialde, ho  una netta preferenza per i colori scuri mentre il rosa e il celeste sono stati appena toccati: ma questo solo perchè aspetto la bella stagione per usarli senza ritegno! Il bianco invece è davvero intonso: non ho ancora trovato un modo che non mi faccia circo per usarlo...ma non dispero (se avete qualche suggerimento, sono tutti benvenuti) !
I colori hanno una buona scrivenza, pur non essendo pigmentatissimi. Anzi, sospetto che questo sia uno dei motivi per cui mi piacciono tanto: per essendo presenti non mi fanno sentire constantemente sull'orlo della maschera di carnevale
Adesso della Wibo non so piú bene cosa pensare: l'avevo classificata come troppo dozzinale al primo impatto, mi trovo ad amare molto un suo prodotto. 
Purtroppo, per poter fare la prova decisiva, dovrei tornare in Polonia e acquistare altri loro prodotti....o per fortuna?? :D
La ricomprerei: sì.
La consiglierei: sì.
La regalerei: sì.
* chiedo umilmente scusa agli Accademici della Crusca: ma scrivere "al limite della patacca senza diventare di tendenza" suonava anche peggio alle mie orecchie.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog