Per annunciare il femminicidio numero #17 il quotidiano IL GAZZETTINO ha pubblicato un articolo in cui si scriveva che l’uomo che ha sparato alla sua ex fidanzata (con una pistola rilasciata dal porto d’armi concesso dalla polizia malgrado denunciato più volte per stalking) aveva acquistato pochi mesi prima una pagina del giornale, esaltandolo come un gesto d’amore per riconquistarla.
Il GAZZETTINO annuncia la notizia come se lui fosse innamorato e omette che lei non lo aveva denunciato per stalking. Ancora oggi, le donne continuano a morire a causa della stupida mentalità secondo il quale un uomo che fa stalking è innamorato. Alla violenza istituzionale si aggiunge il sessismo dei media nel riportare queste notizie. Questo dovrebbe essere superato per salvare la vita alle donne e allontanare i loro carnefici. Incolliamo la seguente lettera al Gazzettino scrivendo a questo inidirizzo: [email protected] oppure [email protected] o [email protected]
http://www.ilgazzettino.it/contatti.php
ECCO IL TESTO (link):
Ho appreso la notizia dell’ennesimo episodio di violenza contro le donne ai danni di Denise, una giovane donne uccisa dal suo ex fidanzato violento.
Questo fenomeno è talmente frequente che non possiamo negare i fattori culturali che stanno dietro ad esso, perciò io prendo le distanze dai giornali che riportano le notizie in modo morboso e distorto dando il messaggio che la violenza sulle donne sia una forma di amore.
Mi rivolgo a voi, in quanto, non ho apprezzato il fatto che ieri avete annunciato che l’ex-fidanzato di Denise, un uomo violento che ha spezzato la vita ad una donna giovanissima e poi si è tolto la vita, aveva acquistato una pagina del vostro giornale in cui dichiarava il suo amore per lei.
Chi uccide una donna non la ama, ma vuole riappropriarsi di una “cosa” che le è di sua proprietà, considerando, appunto, la propria donna alla stregua di una “cosa”, un oggetto.
L’anno scorso sono state uccise 124 donne per gli stessi motivi: i loro partner non si sono rassegnati alla fine della relazione. Credo che bisognerebbe stare attenti a riportare le notizie in quanto si rischia di far passare il messaggio che la giovane ragazza uccisa era colpevole, mentre voleva solo riprendere la sua vita.
Sono profondamente addolorata per l’articolo che avete scritto oggi in prima pagina, malgrado TUTTE LE FONTI HANNO ANNUNCIATO CHE LEI IN PASSATO LO AVEVA DENUNCIATO PIU’ VOLTE PER STALKING, DENUNCIA CHE NON SOLO E’ STATA ARCHIVIATA MA LA POLIZIA AVEVA PURE CONCESSO IL PORTO D’ARMI ALL’UOMO.
L’informazione non deve tacere sulla violenza di genere che coinvolge le istituzioni e che consegna le donne ai loro carnefici. E’ gravissimo che in un paese che si considera civile, le forze dell’ordine abbiano consegnato una pistola ad un uomo violento per uccidere una ragazza che si era precedentemente rivolta a loro per denunciarlo. Magari non era quella l’intenzione ma Denise non sarebbe morta se avessero preso subito dei provvedimenti. Questo fenomeno, le cui radici hanno origine nel contesto patriarcale, si chiama femminicidio ed è compito di un giornalista presentare le notizie in modo corretto e non divulgare cose non veritiere o distorte che possano influenzare il lettore ad interpretare male. Fatelo per proteggere le donne e per prevenire la violenza. Chiedete scusa a tutte le donne!
Firma
Fonti: http://www.gazzettino.it/nordest/treviso/matteo_compr_pagina_del_gazzettino_per_dire_ti_amo_a_denise_foto/appr/63766.shtml
http://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/ha_uccisa_e_si_e_sparato_denise_aveva_lasciato_in_gennaio_matteo_si_era_fatto_il_porto_darmi/notizie/266017.shtml
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2013/04/17/il-diciassettesimo-femminicidio-angeli-biondi-follie-damore-cuori-sul-giornale-e-una-ramanzina