Magazine Libri

Non cercarmi mai più.

Da Wummina @womenusersman
NON CERCARMI MAI PIÙ.
(ma resta ancora un po' con me)

Se Tony - il magnifico - Stark si definisce "un genio, miliardario, playboy, filantropo", Drew Evans, il protagonista del primo romanzo di Emma Chase è uno stronzo. E sa di esserlo.Uno stronzo intelligente, bello, multimilionario e puttaniere fino al midollo. Ha meno di trent'anni, un'azienda che fattura millemila paperdollari al minuto, lavora in finanza e scopa come un riccio ogni sabato sera.Il libro si apre in bagno, con lui che arriva e la lei di turno che se lo beve fino all'ultima goccia, senza mezza metafora.Si apre in bagno e poi continua fra i locali alla moda che frequenta, gli uffici megagalattici in cui si muove e l'attico da fanta-scapolo in cui vive.Tutto bene. Nella norma. Già al pronti via ci aspettiamo che arrivi una pulzella simil-vergine a sbugiardare una dopo l'altra tutte le sue certezze. Abbiamo (purtroppo) letto le 50 sfumature, no, e siamo pronti. E infatti eccola. Ventitre anni, forse 24, chi lo sa, sei lauree, due master e un intero set di borse di studio, lei entra in scena al bancone del bar e - capelli scuri e occhioni da cerbiatta- lo strega, trasformandolo nel giro di sei-sette paginette in un'ameba. Innamorato. Pazzo d'amore e pronto a tutto pur di averla.Si legge in una sera, Non cercarmi mai più, e si legge volentieri: è divertente, scontato ma divertente e abbastanza assurdo per permettere di sognare un po'. Almeno tra le pagine. Almeno finché non si ricollegano i neuroni e ci si rende conto che se uno è stronzo, non diventa meno stronzo incontrando la principessa sul pisello (anche perché uno così, sul pisello, ha lo sparpagliacode). Se uno è stronzo, puttaniere, multimilionario e bello come un dio, poi, pure peggio. In ogni caso, questo libro io lo consiglio per passare una serata piacevole e farsi due risate. Alla faccia degli stronzi, degli stronzi intelligenti, di quelli che credono di essere bellissimi e di quelli che sanno di esserlo e non cambieranno mai.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog