Sei in anticipo sul mio tempo.
Eppure:
comincio a capirti. Ciò che ho visto
sta nel giro agile
del respiro.
Non chiedono altro spazio
le mie immagini
senza peso. O quasi. Tu vuoi
che me ne accorga.
Proprio ora.
Mi pare di esserti
indifferente, mentre improvviso
un cambio vela
impacciato.
(Il vento sale di mezzo giro
soltanto.
Scherza. Scompiglia le mie carte).
Sbaglio, e di nuovo.
Sono testardo, non mi arrendo - mi conosci.
Intravedo, da lontano,
la scia del segreto. A vista d'occhio, ora.
Dimmi pure.
Che avrò altra sabbia
fra le dita? E quanto basta?
Saprò essere all'altezza:
assorbire
(per davvero), (fino in fondo)
la singolare odissea
dei cristalli.
Una collana. Ecco.
Appesa al vuoto,
fra una parola e l'altra.
Magazine Società
Non chiedono altro spazio le mie immagini.
Creato il 14 gennaio 2013 da Gianlucaweast @gianlucaweastPotrebbero interessarti anche :