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Non ci sono più le Morositas di una volta...

Da Aboutaphoto
figuriamoci il resto...

Non ci sono più le Morositas di una volta...

Preferisco comunque gli originali

Oggi, scoprendo al bancone del bar, che le Morsitas (ve le ricordate le Morositas?) sono diventate le caramelle di Hello Kitty, mi è venuto in mente l'argomento per questo post. Sta girando da giorni sul web la notizia della mostra di una famosa modella e attrice nella galleria ancor più famosa. E c'è la solita diatriba interminabile: chi si scandalizza e chi si indigna e chi fa spallucce e chi tira fuori l'emancipazione dall'accademismo. Ciò che proprio manda ai matti è il luogo di esposizione di queste foto: una stimata galleria milanese che di solito propone Signori Fotografi. Allora, è una storia vecchia come il mondo quella di far fare “la qualunque” a uno famoso: vedi cantanti, calciatori, comici che fanno uscire il loro libro, attori che si improvvisano cuochi, show girls e veline che diventano stiliste/designer/creatrici di profumo; ma se la frase tipica di chi esce dalla casa del Grande Fratello è: “vorrei fare cinema”, di che ci stupiamo?! Ma dai su, è la filosofia del “tutto in tutto”: siamo più stoici, più olistici, basta con questa positivistica specializzazione dei saperi! (questa battuta non fa ridere nessuno, ma proprio nessuno, che non abbia una laurea in filosofia, lo so). Nel caso specifico trattasi di autoritratti di stra-faiga dotata di reflex di marca stra-conosciuta che – guarda, ma pensa te il caso – è uno dei maggiori sponsor della galleria stessa. Poi non diciamo ovvietà: è lampante che le foto sono inguardabili, ma tanto inguardabili che anche uno che cercasse il brutto estetico qui si volterebbe dall'altra parte. È ovvio che è una trovata pubblicitaria e che pecunia non olet. Ma lo fanno tutti quelli che devono trarre un profitto dalla loro attività: è inutile fare i puristi dell'ultim'ora, tanto non ci crediamo neanche noi. Tutta la mia comprensione, in ogni caso, va a quel povero ufficio stampa e a quel che non si è dovuto inventare nel comunicato. Quello che NON farò è scrivere i nomi e mettere i link della suddetta mostra: ehhhh gli piacerebbe tanto avere pubblicità gratis, ohhhh come gli piacerebbe! Perché la cosa funziona così: un certo prodotto ti piace, fai passa parola, hai fatto pubblicità; un certo prodotto non ti piace, ti fa schifo, ti offende, fai passaparola, invita altri a guardare perché condividano la tua opinione... hai fatto pubblicità. Il cerchio si chiude... e dentro io ci sto stretta... e voi?

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