Non ci sono trucchi

Da Marcofre

Non solo leggo “Cattedrale” di Raymond Carver, ma pure “Per amore della verità” dello scrittore svedese Torgny Lindgren.
Sono incappato (piacevolmente), in questa frase:

Anche lei ogni tanto sorrideva, era un sorriso che sembrava voler cancellare tutto quel che avevamo detto fino a quel momento, così da costringerci a ricominciare da capo.

Spesso, nella lettura di un romanzo, trovo una frase che secondo me, è quella da cui tutto è partito. O forse, racchiude addirittura il senso della storia.
O forse no.

Si tratta di un’illusione, credo. Chiunque legga, ad un certo punto scova qualcosa, che lo colpisce in un modo particolare.
Ignazio Silone, raccontava di avere ricevuto una lettera da parte di alcuni operai. Avevano scovato un’affermazione particolare di un personaggio, e siccome non erano riusciti a mettersi d’accordo sul suo significato, avevano deciso di chiederne conto all’autore.

Silone confessava di averla scritta senza nemmeno pensarci troppo. Insomma, non era in grado di offrire loro quello che chiedevano.

In realtà, quello che cattura Caio lascia indifferente Sempronio, che viceversa, noterà altre cose. Ulteriori dettagli. Penso a questo genere di cose quando leggo in giro le ricette per confezionare storie, personaggi, destinati al successo.
Non ci sono ricette, trucchi, o furbate.


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