Chi mi segue e soprattutto chi mi conosce sa bene quanto io sia sensibile al tema sicurezza in auto per i più piccoli. Sono una mamma molto scrupolosa. I miei figli non percorrono in auto nemmeno un metro dei nostri viaggi se non debitamente seduti e legati al loro seggiolino assolutamente a norma e idoneo alla loro età, altezza e peso.
Il seggiolino infatti se correttamente installato e adatto ai nostri figli è assolutamente un salva vita per loro e una sicurezza per noi.
Spesso però i genitori non si soffermano a pensare che per una buona salvaguardia in auto non può bastare e non basta solo il seggiolino. È importante comunicare a chi ci sta dietro che a bordo abbiamo dei bambini e questo è semplice farlo grazie a qualche adesivo o accessorio da attaccare al lunotto posteriore, è importante che in base alla temperatura esterna possano trovare l'ambiente adatto per poter stare legati senza giubbino in quanto i capi d'abbigliamento voluminosi impediscono un saldo fissaggio con le cinture sicurezza creando un "vuoto" che potrebbe rivelarsi pericoloso, è importante anche non distrarsi dalla guida qualsiasi sia l'evenienza del momento.
La distrazione però può non coinvolgere solo il genitore che sta manovrando il veicolo ma, come purtroppo in alcuni casi si è sentito, può esserci un vero e proprio caso di dimenticanza o abbandono da distrazione.
Non sono abituata a giudicare le altre persone, soprattutto se sono dei genitori che, come è umano e "naturale", possono commettere degli errori. Errori che, in questo caso molto gravi, possono essere motivo di disperazione e perdita senza possibilità di ritorno. Un errore così importante che ti può portare alla mancanza di un figlio e, disattenzione o no, credo che in una situazione del genere sia molto difficile accettare il fatto che sia successo per colpa tua.
Ogni anno, migliaia di bambini in tutto il mondo, vengono dimenticati o lasciati in auto dai loro genitori o parenti. Purtroppo, in alcuni casi, queste piccole dimenticanze si tramutano in casi di cronaca nera. Inoltre, poche campagne di sensibilizzazione relative a questo argomento sono state affrontate in passato, poiché molto spesso i genitori ai quali accadevano queste tragedie, venivano solamente incolpati ed aspramente criticati.
Io ho provato più volte a mettermi nei panni di queste persone, ma il dolore era troppo grande ed inimmaginabile per comprendere quello che stavano passando in quelle ore e nei difficili momenti a seguire. Ho provato a dare una risposta al perché capitano situazioni del genitore. Cosa può portare un genitore a dimenticarsi del fatto che il suo bimbo è ancora in auto? Come può essere possibile che non si senta un bambino respirare nonostante questo gesto sia labile? Nel cuore della notte molti genitori ascoltano il respiro dei propri figli nel sonno e nel cervello scatta qualcosa quando c'è la sensazione che qualcosa non vada. Perché in auto non è possibile?
Semplicemente credo che purtroppo, i fattori da calcolare siano molti di più di quel che crediamo e della quale molti sono pronti a giudicare con i forconi tra le mani.
Secondo degli studi un genitore stanco, stressato o che sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti dimentica suo figlio in auto da solo per ore, mentre è invece convinto di averlo lasciato dove avrebbe dovuto. Il problema è di per se abbastanza semplice: troppo stress unito al ripetersi della routine quotidiana possono mandare il cervello di ognuno di noi in black out temporaneo per un tempo breve, ma abbastanza duraturo per permetterci di creare un falso ricordo in cui, come ogni mattina, abbiamo accompagnato il nostro bambino all'asilo, abbiamo parcheggiato la nostra macchina al solito posto vicino l'ufficio e ci siamo come al solito allontanati di fretta. Quello che si verivica è un fenomeno noto come DID (Dissociative Identity Disorder) ovvero Disordine Dissiociativo dell'Idendità.
Se al bambino viene sostituito un qualcosa che ha un valore affettivo molto minore si comprende a fondo come tutto questo ci sia già successo un milione di volte nelle occasioni più disparate e che quindi nessuno di noi è immune a tutto ciò.
È per questo che finalmente qualcuno si è posto la questione: " Come si può risolvere questo problema per far si che non accada più nulla di tutto questo?".
La soluzione l'hanno così cerata tre ragazzi poco più che ventenni che hanno deciso di brevettare il primo dispositivo wireless per la sicurezza dei bambini in auto: Don-Go.
è un rilevatore di peso bluethoot che ti permette di monitorare la sicurezza del tuo bambino direttamente dal tuo smartphone. Il funzionamento di Don-Go è molto semplice: è una piccola bilancia che si connette via bluetooth allo smartphone del genitore alla guida e se questo scendendo dall'auto si allontana per più di 8 metri dalla macchina con ancora il bambino in auto, il dispositivo fa suonare l'allarme sullo smartphone dei genitori tramite un'app gratuita.
Per utilizzare Don-Go basta applicare il dispositivo al di sotto di un qualsiasi seggiolino (il prodotto infatti è universale) e collegarlo all'app gratuita del dispositivo (scaricandola su smartphone).
Quando si attiva Don-Go:
- Lo smartphone rileva che il genitore si trova ad una distanza superiore agli 8 metri rispetto al bambino che è ancora seduto in macchina.
- L'applicazione manda un segnale di allarme sullo smartphone del genitore permettendogli di tornare immediatamente dal bambino rimasto in auto
Inoltre, per aumentare il livello di sicurezza verso i propri figli, sull'app si potranno inserire anche i numeri di telefono di familiari e amici. Dopo i 15 minuti dal primo segnale, Don-Go contatterà anche gli altri numeri inseriti nell'app in modo da mettere in salvo in poco tempo il bambino rimasto in auto.
Don-Go ti ricorda che il tuo bambino è ancora in auto e ti aiuta a rintracciarlo in caso di emergenza.Una soluzione semplice, affidabile e veloce pensata per assistere i genitori nella routine di guida quotidiana.
È un progetto cheprende il nome di Don-Go - nome che ricorda l'espressione inglese don't go, non andare - si pone come obbiettivo quello di prevenire le morti dei bambini lasciati in auto e ciò che si sta cercando di fare non è solo sensibilizzare l'opinione pubblica, ma anche e sopratutto, creare una soluzione efficace, di semplice utilizzo e alla portata di tutti.
Non è ancora stato prodotto in larga scala, non è ancora acquistabile (prenotavi le invece si) ma è sicuramente uno di quei programmi per cui varrebbe la pena investire del tempo e del denaro.
Quello che ho voluto trasmettere conquisto post è che a tutti può succedere di affrontare una situazione grave come quelle che sentiamo nella sezione di cronaca nera del tg o della radio, lo scopo di Don-Go è far si che queste notizie svaniscano. Quello che si vuole realizzare è far si che a nessuno possano più accadere situazioni del genere e per farlo bisogna credere in qualcosa, bisogna credere in un progetto che può funzionare.
Quello che vi chiedo io da mamma ad altre mamme, papà, zii, nonni... è di partecipare alla campagna di crowdfunding su Kickstarter, il prossimo 25 novembre in modo tale da rintracciare i fondi necessari per poter produrre Don-Go anche su larga scala e magari, si spera, poterlo rendere uno standard su tutti i seggiolini per bambini.
Condividete e diffondete per la salvaguardia dei nostri figli e nipoti, il 25 novembre potremmo fare tutti grande cose.
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