Magazine Diario personale

Non dimentichiamo

Creato il 12 ottobre 2015 da Ritacoltellese
Daniele PotenzoniDaniele Potenzoni
Sesso:MEtà:36 (al momento della scomparsa)Statura:180Occhi:castaniCapelli:rasatoAbbigliamento:una maglia tipo polo color salmone, un jeans (o un pantalone chiaro), scarpe da ginnastica blu con lacci arancioniSegni particolari:Ha una malformazione al nasoScomparso da:RomaData della scomparsa:10/06/2015Data pubblicazione:10/06/2015
Daniele Potenzoni, 36 anni, risiede con i genitori a Pantigliate (Milano). Mercoledì 10 giugno era a Roma per andare all'udienza di Papa Francesco con un suo gruppo, guidato da tre accompagnatori e un volontario. Arrivati alla stazione Termini, alle 9 sono saliti su un treno della linea “A” della metropolitana, ma siccome non c’era abbastanza posto gli accompagnatori hanno chiesto a tutti di scendere per prendere quello successivo. Ma lui è rimasto sul treno che è partito e, nonostante le ricerche alle stazioni e nelle zone circostanti, non è stato ancora trovato. Non possiede un cellulare.
Domenico Maurantonio

Non dimentichiamo

I genitori di Domenico Maurantonio al funerale del loro unico figlio


Non dimentichiamo
Due persone che hanno bisogno: una di essere ritrovata e l'altra che si dia almeno la verità ai suoi poveri genitori. Non si comprende dove sia andato a finire Daniele: sembra che a Roma ci siano le sabbie mobili... che l'hanno ingoiato.. Possibile che la gente non abbia occhi? Ci sono state pochissime segnalazioni. E' vero che la città è grande, ma è anche vero che una persona che vaga, bisognosa di aiuto, si dovrebbe notare.  Credo che la Caritas e i volontari che fanno il giro fra i barboni per portare aiuto dovrebbero avere la segnalazione: dunque? Non è che lo troveremo morto in qualche anfratto povero giovane? Ma questa città non si avvede nemmeno degli eventuali cadaveri? Che degrado umano! Per Domenico: certo gli inquirenti disporranno di impronte digitali prese dove si doveva, certo conosceranno particolari che noi non sappiamo e che servono a ricostruire il quadro di quello che è successo al ragazzo... Ma che non si ricorra alla scappatoia del suicidio per chiudere la faccenda... Si ammetta di non avere prove sufficienti a capire come sono andate le cose.

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