La grande crea storie complicate, fruttate, profumate. Dà voce a personaggi di una storia fantastica di giornate e di attimi mai vissuti.Dà vita a racconti lunghi, anche di giorni. Li mette a letto, li sveglia, fa loro vivere la vita che solo lei sa immaginare.Piccole fate, maialini parlanti, pecorelle pensanti, piccoli personaggi di una giornata che non ha fine ma con una logica difficile da raccontare, improbabile da descrivere.Poi, così come ha creato, dimentica la storia e vuole vedere un cartone sul mio computer, ma non una storia diversa, sono sempre quelle due o tre e, come si arrabbia se non trovo quella giusta, quella che ha già visto per l'ennesima volta.Sfoglia con il dito sul mouse pagine e pagine di video, avvia, clicca, ingrandisce, guarda, ripete e canta... in inglese. Traduce le frasi, gioca con il linguaggio che molti grandi non amano. My little baby, mia piccola bimba grande, più grande di quello che dovrebbe.La piccolina dai capelli color oro, dagli occhi cangianti, grigioverdi, sfumati d'azzurro che rincorrono il tempo e il suo umore.La piccola peste che si arrampica su ogni appiglio e che si acciglia per un non nulla.Basta un no al momento sbagliato, anche se non è riferito a lei, che il suo musetto si imbroncia, lo sguardo scende sul pavimento e una prima lacrima lo segue, lì in basso. Incrocia le braccia e va a nascondersi nel punto più buio che trova a portata dei suoi passi scalzi.Le guardi giocare assieme. Rincorrono i loro scherzi riempiendo le stanze di risate e di urla felici. Si raggiungono ansimando in una corsa a perdifiato da una stanza all'altra. Si gettano a pesce sul tappetone con la piccola felice di stare sopra a sua sorella che ride con ogni suo poro, che sghignazza fino al singhiozzo.Piccole pesti crescono nel doppio e più dei loro anni. Una non ne ha ancora 2, ma se non la vesti con un 4 anni tutto diventa minuscolo, soffocante, pronto ad esplodere. La grande, che ancora rincorre i suoi 48 mesi che sono ancora lì lì da venire, già sfoggia vestiti di una signorina grande di 7, 8 anni, senza bisogno di accorciare nulla, senza che ci siano risvolti da fare se non quelli delle maniche per poter colorare, dipingere, impastare, lavare, stirare.Con il suo asse da stiro, proporzionato giocattolo, con la sua giusta altezza, il suo peso nullo di plastica “sana”, stira affiancando la mamma, ripetendone i gesti sapienti, sottolineando quanto è brava nell'arte che, nessuna donna o quasi, vorrebbe dover fare.Alice Ginevra, invece comanda quel gioco anche a sua mamma, che un po' sbuffa come quel pesante ferro a vapore che lei, sapiente, gestisce mentre mi guarda e... sorride per come la precisa figlia si impegna ed insiste sulle pieghe dei bavaglini di sua sorella.Non dipende da noi il sole che scandisce il giorno, la pioggia che bagna, la neve che scompare quando cade nel mare.Le due sorelle sanno litigare e baciarsi per far la pace. Sanno come conquistarsi l'ovetto di cioccolata, dove è forse più importante la sorpresa che la qualità del suo involucro.Due sorelle che imparano l'una dall'altra. Sì, anche la piccola può insegnare alla grande.La piccola Dea è ordinata e con una memoria che ti lascia spiazzato, soprattutto quando, dopo oltre ventiquattrore di ricerche del biberon scomparso le chiedi: “ Athena Giada, ti ricordi dove hai messo il tuo titto ieri sera?”. Athena Giada ti guarda un attimo, come per leggerti il labiale, come per entrarti nel profondo della mente e poi... “Lì!”, esulta mentre varca la soglia della stanza con passo sicuro. Allunga la mano con gesto deciso e recupera il suo biberon e ce lo porta da riempire.Lei si ricorda tutto, qualsiasi cosa le chiedi di trovare lei sa esattamente dove cercarla.Non dipende da noi.
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Quello che proponiamo oggi è un antipasto di quelli speciali, dove le cappesante, carnose e sensuali si sposano con le note tendenti al dolce del peperone confit e con quelle delicatamente aspre del lampone mentre dal fondo sale il profumo inebriante del basilico. Squisito!CAPPESANTE CON LAMPONI E PEPERONI CONFIT SU NOTE DI BASILICOIngredienti per 4 persone:
8 cappesante freschissime e carnosequalche fogliolina di basilicoolio extravergine d'oliva di qualità1 peperone rosso8 lamponi freschi1 pizzico di pepe nerozucchero q.b.
Anzitutto laviamo molto bene le cappesante, le asciughiamo e le adagiamo su di una teglia da forno.Nel frattempo facciamo cuocere il peperone rosso nel forno, lasciandolo intero. Quando la pellicina che lo ricopre sarà dorata, quasi bruciacchiata, leggermente abbrustolita, togliamo il peperone dal forno e lo spelliamo.
Lo tagliamo quindi a cubetti più o meno regolari e andiamo ad adagiare i pezzetti di peperone su di una teglia.
Spolveriamo i pezzetti peperoni con dello zucchero e andiamo nuovamente ad infornarli a 170 C per una decina di minuti, il tempo che lo zucchero caramelli leggermente.Una volta pronti i cubetti di peperone, irroriamo le cappesante con un velo sottilissimo di olio extravergine e le facciamo cuocere a 170 C, in forno preriscaldato, per circa 10 minuti verificando che la cottura sia perfetta.Un paio di giorni prima abbiamo aromatizzato l'olio con delle foglioline di basilico fresco lasciate in infusione. L'olio aromatizzato al basilico si trova facilmente anche in commercio, ma la qualità non è certo la stessa.Il piatto è praticamente pronto.Impiattiamo servendo le cappesante insieme ai cubetti di peperone e ad un lampone, irrorando il pesce con un filo di olio aromatizzato al basilico e con una macinata di pepe nero.