Non dire gatto...

"...se non ce l'hai nel sacco", dice il proverbio*.

 Però continui a sperare, cercare, sondare, testare il campo; e continui anche a non pensare, a guardare avanti, a tentare di essere ottimista, nonostante la tua fede nel pessimismo co(s)mico non vada scemando. A bere birra a volontà alle 11 di sera con un amico, senza aver cenato e a stomaco vuoto, nonostante la sveglia il giorno dopo suoni inesorabilmente sempre alle 7 di mattina, mentre rievochi momenti da poco trascorsi, eppure già così lontani**; a riflettere sul posto e alla città dove passare il capodanno, nonostante ti mancherà un tetto sotto cui dormire questo fine settimana; a pensare di fare un salto nel futuro e vedere che farai, dove e con chi sarai tra cinque anni, chi di quanti hai conosciuto sarà rimasto tuo amico, chi ti perderai per strada (nonostante il rischio di "finire per strada" è ora più imminente e attuale che mai!).  Tanti, troppi progetti, dei quali molti rimarranno solo nella mia testa. Voglia di fare, di creare, di metterci impegno, di fare un salto in avanti. Ma anche voglia di trasmettere ciò che provi, l'energia che percorre il tuo corpo e che si alterna a momenti di infinita stanchezza, a tutti quelli che vedi, che senti e con cui parli, anche se forse non capiscono, né mai capiranno. E allora tu scrivi questo post*** e incroci le dita.    Perché non si sa mai, magari questa volta hai preso due piccioni con una fava****.    Pulchra vobis;) LuciusDay (tra lo scettico e lo speranzoso)____________________  * Non oso pensare allora a cosa dirà il ...controverbio. ** "Un'ora non è solo un'ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti, di climi" (M. Proust).*** Metablogging: parlare di post mentre si sta scrivendo un post. Una cavolata, dite? **** Niente, mi piacevano quattro asterischi a buffo.