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Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

Creato il 22 febbraio 2015 da Ffc
Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco
Ne sa qualcosa Marco Scheidegger che di gatti ne ha “insaccati” in gran quantità. Il primo è stato Kaligula B., patriarca della famiglia Buttoneye, che ora può annoverare 3.700 tra fratelli e sorelle! Pezzi unici, numerati progressivamente e chiamati, ciascuno, con un proprio originalissimo nome. Questi piccoli personaggi dalla grande personalità vedono la luce nel 2004, ispirati da un viaggio e da una macchina da cucire trovata su di un marciapiede. Attraverso i loro occhi a forma di bottone, il loro creatore ci offre uno sguardo del suo universo poetico e giocoso. È dall'assemblaggio di materiali familiari di taglia ridotta che i Buttoneye attingono l'essenza per la personalità, l'umorismo e le emozioni che li caratterizzano. Marco l'ho incontrato nel suo atelier ospitato in un open space condiviso con altri creativi al primo piano di un fabbricato di mattoni lungo il fiume Sihl. Qui mi ha erudito sulle storia della famiglia Buttoneye dove, nel corso del tempo, sono emerse diverse personalità che hanno tramandato le loro particolarità alla rispettiva linea genealogica. Come il discolo Magnus B. che, affascinato dai magneti, per gioco ne ingerì inavvertitamente uno; magnete ereditato poi dai suoi discendenti e che ha permesso loro breve escursioni da una cornice all'altra. Oppure l'irrequieto Baltasar B. che, a causa della sua irrefrenabile curiosità, ha preferito abbandonare la sua confortevole cornice per appuntarsi, con l'ausilio di una spilla, sulla giacca del suo nuovo amico e avventurarsi alla scoperta del mondo circostante. O ancora il regale Richard B. che, sedotto da manie di grandezza, disdegna cornici inferiori al metro di lunghezza. Dal laboratorio di Marco sono uscito poi con Bermain B., agli atti anagrafici un pronipote di Kaigula B. Senza però prima aver ricevuto le dovute raccomandazioni per la nostra futura convivenza. Cercare insieme a Bermain B. un angolo della casa a lui più consono e lasciarlo familiarizzare con gli oggetti e le persone che saranno i suoi nuovi compagni di vita. Se la coabitazione con altre specie di animali domestici non dovrebbe porre problemi, i Buttoneye apprezzano molto lo spontaneo scambio di battute durante la giornata. Qualche parola rubata tra due attività saranno le benvenute per ritmare il loro quotidiano.
08-2015

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