Noi bambine di città eravamo un po’ più tonte di quelle ruspanti di paese. O almeno io lo ero….
Nel confronto con mia cugina, mia coetanea figlia della sorella di mia madre, io ero la figlia obbediente e lei la figlia discola, che tradotto significa una tonta e l’altra sveglia che si sarebbe fatta strada nella vita.
Ringraziando il cielo… la vita poi ti porta a svegliarti…. E diciamo i conti si sono pareggiati…
Ad ogni modo all’epoca lei era sicuramente una spanna avanti in intraprendenza e capacità organizzative.
Le nostre madri ci avevano lasciate sole a casa nostra di mare, mentre loro erano in giro a far commissione. Mia cugina, ebbe la brillante idea di preparare una ricetta per ammazzare il tempo, alla parente tonta….
- Che ne dici se preparo…..mmmm…. vediamo un po’….. le pesche col vino?!?! –
Ma si perché no….. era una ricetta a me all’epoca sconosciuta… figuriamoci se mia madre mi avrebbe mai preparato le pesche col vino…
In poco tempo, puliì diligentemente le pesche, le tagliò a tocchetti, le versò nel bicchiere e affogò quest’ultimo con vino dopo averci messo un cucchiaio di zucchero.
Non ricordo bene quante pesche utilizzò ma quasi sicuramente poche…. Perché ricordo bene che il vino la faceva dal padrone…..
L’assaggiammo… e il sapore era dolce…. Si mi piaceva…. Mai assaggiato una cosa del genere….
Quando tornarono le nostre madri ci trovarono completamente ciocche…. Che vaneggiavamo… perse nei fumi dell’alcool….
Si, mia cugina era ubriaca parimenti a me…. Ho detto che era più sveglia di me… mica cattiva….
Ai diciotto anni invece mi ubriachai per colpa di mia madre….. Feci una grande festa sul terrazzo della mia casa in paese, dove invitai tutti i miei amici del liceo…..
Ricordo una lunga tavolata e tante buone cose da mangiare che aveva preparato mia madre, nella settimana precedente con la collaborazione della sorella.
Da bere preparò la sangria….Paradossalmente anche qui vino e pesche a farla da padrone…. Solo che questa volta oltre a vino, pesche, altra frutta ed essenza, pensò di aggiungerci un po’ di rum come voleva la ricetta originale. Probabilmente esagerò….
E probabilmente anche il fatto che la bevanda fosse dolce e fresca te la faceva inavvertitamente bere come fosse succo di frutta.
A fine serata anche qui… eravamo tutti ubriachi…. Io ricordo benissimo la percezione di non riuscirmi ad alzare dalla sedia per salutare gli amici che andavano… perché mi rendevo conto che avrei perso inesorabilmente l’equilibrio…..
Come i miei amici, tutti ovviamente neo-patentati data l’età, siano riusciti ad arrivare a casa illesi…. È una grazia che si può spiegare solo con l’intervento divino….
Negli anni poi sono riuscita a maturare una certa autonomia per procacciarmi le ubriacature….
Ringrazio comunque la mia famiglia per avermi insegnato la strada.
Le foto: sono tratte dalla festa dell’uva di Marino, festa in cui il vino esce dalle fontane…. Giuro di non esser quella appesa ad un palo