Non è colpa (solo) della pirateria

Io credo che la pirateria abbia davvero fatto del male alla musica (e come alla musica, al cinema, all’informatica eccetera). Credo anche però che la musica – le major, per meglio dire – abbia fatto troppo poco per contrastare la pirateria. Non serviva il pugno duro, serviva innovare. Lo ha fatto? Naturalmente no. Piuttosto le case discografiche hanno preteso, negli anni, che della musica di dubbia qualità venisse venduta a prezzi anacronistici, buoni per quando internet non era ancora così diffusa. Oggi esistono mille modi per mettersi in mostra (penso a Jamendo, di cui ho già scritto in passato), mentre si è smesso – molto male – di ricercare nuovi modelli di business (perdonatemi, in questi giorni è così, ma Steve Jobs lo aveva intuito con iTunes). Perciò quando leggo quelle cifre che affosserebbero l’industria musicale (il 73% di fatturato in meno) penso che la colpa non è attribuibile esclusivamente al ragazzino che scarica non si sa come l’ultimo singolo di Fabri Fibra. Difficile anche solo ipotizzarlo, vero?