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Non è mai troppo tardi

Creato il 28 dicembre 2012 da Patuasia

A fine legislatura un gruppetto di unionisti di grosso calibro ha capito che il loro movimento è antidemocratico. Hanno scoperto l’assenza di dialogo e la presenza “di una sola persona al comando che decide tutto e per tutti (Laurent Viérin). Ce ne hanno messo di tempo, ma alla fine ci sono arrivati e questa scissione è per tutti un beneficio. La possibilità di mandare all’opposizione l’Union di Rollandin si fa credibile. Ma bisogna andare cauti: chi sono gli scissionisti? Uno fra quelli più conosciuti è Caveri, ex deputato, ex assessore, ex presidente di Giunta, ex… ex… ex… . Di lui sappiamo che amava, come Rollandin, le grandi opere, fra le ultime ricordo il cablò, l’aeroporto e la porta della Valle d’Aosta. Sappiamo che amava circondarsi di una corte e che al dialogo preferiva la servile obbedienza. Che oggi voglia cambiare rotta, metodi di azione e di lavoro lo deve dimostrare, magari non presentandosi alle prossime elezioni in quanto il suo attuale ruolo di responsabile dei programmi Rai puzza di conflitto di interessi. L’altro è Laurent Viérin, ex assessore alla Cultura e protagonista della diaspora. Di lui sappiamo che non si è mai confrontato né ha mai dialogato con il territorio. Che ha preferito seguire le orme di chi l’ha preceduto: scegliere personalmente le proposte senza un progetto specifico che desse forma a una programmazione culturale duratura e coerente. Nel quotidiano politico il nostro Viérin si è comportato in evidente contraddizione con quanto va dicendo ora. Un vizio tutto unionista: Rollandin accentratore è contro lo Stato centralista, Viérin “dialogatore” non ha mai chiesto niente a nessuno salvo mettere l’amica di famiglia a capo della sovrintendenza agli studi. Con la nuova forza politica occorrerà fare i conti, perché la democrazia è fatta di numeri, per questo consiglio prudenza da una parte e dall’altra, per tornare credibili, molta umiltà.


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