I due personaggi sono agli antipodi: Morgan Freeman trasmette sicurezza, e rappresenta sicuramente il padre o il nonno che tutti vorremmo avere. Jack Nicholson sembra voler fare soltanto il matto, come in molti suoi film, ma in realtà riesce a emozionare.
“The bucket list” è un film drammatico, il tema è la morte annunciata dal tumore, un inno alla vita semplice, commovente e profondo che unisce pensieri di notevole impegno, con la leggerezza ironica dell’humour, unico antidoto alla depressione, a cui potrebbe indurre il tema trattato.
I due protagonisti : Edward Cole (Jack Nicolson) è un ricchissimo ed eccentrico proprietario di cliniche che, a seguito di sue stesse direttive, si trova ricoverato in una propria struttura assieme al decisamente più umile e tranquillo Carter Chambers. Entrambi con pochi mesi davanti, a causa della malattia, decidono di togliersi, nel breve tempo che resta loro, tutti gli sfizi che non hanno mai potuto levarsi nella propria vita: il viaggio che li vedrà protagonisti però, servirà a ben altro…
E via allora… lanciarsi dal paracadute: “Conquistiamo il cielo, questa è la vita, sto volando, sono vivo e muoio un altro giorno!” – tatuarsi, fare gare di velocità sulle automobili più belle, viaggiare nel mondo, vedere uno spettacolo sensazionale, fare orge, ridere fino alle lacrime, ma, soprattutto, conoscersi meglio e diventare persone migliori.
La storia non mostra l’imminenza della morte non ci porta ad un eventuale presa di coscienza dovuta alla sua ineluttabilità, mira dritto al cuore, commuovendoci : “Trova la gioia, oltre la foschia si trova il paradiso, mio caro amico, chiudi gli occhi e lasciati trasportare fino casa…ci siamo dati un po’ di gioia a vicenda…
“Edward Cole quando è morto, i suoi occhi erano chiusi ma il suo cuore era aperto”…
Titolo originale: The Bucket List.