Anselm Kiefer. Immagine courtesy guardian.co.uk
Non è necessario cambiare ambiente per cambiare sé stessi. Chi ritiene che in un luogo diverso sarebbe automaticamente diverso, si illude: Corea o Bali – ci si ritrova sempre solo con sé stessi. C’è una differenza tra Händel e Bach. Bach era sempre e soltanto nella sua chiesa di Lipsia, non viaggiava mai. Händel era cosmopolita. Di chi è la musica migliore? Non è importante dove ci si trovi. Se ci si vuole trasformare, si va dove c’è il meno possibile.Christian Kaemmerling, Peter Pursche, “Nachts fahre ich mit dem Fahrrad von Bild zu Bild”, intervista ad Anselm Kiefer, in "Süddeutsche Zeitung, Magazin", n. 46, 16 novembre 1990, pp. 24-30.