Magazine Diario personale

“Non è peccato”

Creato il 27 gennaio 2016 da Povna @povna

27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2016.

“Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nella città polacca di Oświęcim, nota con il nome tedesco di Auschwitz. La scoperta del campo di concentramento e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta in modo completo gli orrori del regime nazista.
Con la legge 211 del 20 luglio 2000 «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio (…) “Giorno della memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati»”. (Treccani.it)

Come ogni anno, oggi, si ricorda il Giorno della Memoria: istituzione (del 2000) giusta, se commisurata al momento storico in cui avvenne, e in risposta a un intento serio e di buona volontà. La ‘povna, che è un pubblico dipendente, prima di altro, a scuola si fa punto di onore di rispettare questa data in maniera se possibile precisa e intelligente e, ogni anno, prepara qualche cosa che sia agile, e di impatto, per tutta la sua scuola. Ma sempre di più, ogni anno, cerca di fare riflettere i suoi alunni, specie a partire dalla seconda, sul valore attivo che la memoria deve avere, sempre, situazionale, qualcosa che prima di essere ricordato deve essere vissuto come esperienza – del presente, si intende, non del passato. Perché altrimenti – lo aveva già spiegato l’anno scorso – la memoria monumentale si fa solo scarico di coscienza e alibi, un chiudere gli occhi sul presente mentre ci si commuove e indigna doverosamente con vittime e carnefici del passato. Come ricordano, del resto, nella maniera lucida e perentoria che gli è propria quasi sempre, i versi (di cui al titolo) di Voce giunta con le folaghe di Eugenio Montale.
Ciò detto, sia chiaro, anche imparare è importante. Per questo la ‘povna oggi, per chi è interessato, propone attraverso Slumberland tre strumenti di approfondimento.
Il primo, più generale, è il link a un articolo che spiega il significato della Giornata della Memoria dal punto di vista storico-critico.
Il secondo è l’articolo di oggi sulle Parole e le cose sul Genocidio come oggetto culturale tra mediazione e consumo.
Il terzo invece riguarda tutti, ma in specie i suoi colleghi insegnanti, e si tratta della notizia di una Spring School che si terrà a Parigi, con metodi innovativi, dal 29 maggio al 3 giugno 2016; si chiama Pensare e insegnare la Shoah, è gratuita, e le iscrizioni sono aperte fino al 2 febbraio.

Memoria
non è peccato finché giova. Dopo
è letargo di talpe, abiezione
che funghisce su sé.

(Eugenio Montale, Voce giunta con le folaghe)


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