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Non è vero che sei soddisfatto

Creato il 09 gennaio 2013 da Mcnab75

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Proseguo con l’analisi postuma di tutta una serie di assurdità che si sono palesate nel 2012, nel campo del blogging e della scrittura. Già che ci sono mi porto avanti anche nella lotta alla moda depressiva, già sfiorata nel breve articolo sulle ragazze di Milano.
Dopo aver ricordato tutta una serie di insulti ricevuti in modo del tutto gratuito da persone più o meno sconosciute, oggi mi pongo la questione degli psicologi della domenica.
Questa figura è singolare, poco inquadrabile. Non è un troll nel senso stretto della parola. Lo definirei piuttosto un tuttologo e anche un demagogo, di quelli che sono bravissimi a giudicare la vita altrui, forse perché non ne hanno una personale.
Lo psicologo della domenica esiste in molteplici settori (di solito, essendo appunto un tuttologo, si assume la responsabilità di spargere consigli e opinioni a 360°).
Io mi accontenterò di esaminare il lavoro di insistente limitatura dei testicoli che il soggetto opera ai danni di blogger e scrittori.

La classica frase dello psicologo della domenica è: “Non è vero che sei soddisfatto!
Questa dichiarazione standard fa riferimento a post o articoli in cui ci si dichiara soddisfatti dell’andamento del blog, delle vendite o dei download di un ebook. Tra i tanti commenti più o meno articolati, si cela quasi sempre anche l’intervento del nostro soggetto, il quale esprime la sua perplessità con fare da precisino dotto e introspettivo. “Non è vero sei contento” (Quindi fingi di esserlo – l’insulto è il sottointeso).
Lo psicologo della domenica è, a suo modo di vedere, un estremo realista, latore di verità sconosciute ai più. Di solito mimetizza il suo estremo cinismo con smile e frasi espresse in un buon italiano. E’ questo che lo differenzia dal comune troll, quantomeno nella forma, ma non nella sostanza.
Nel mio campo d’interesse, la scrittura, lo psicologo se ne esce con le sue simpatiche formule dubitative perché:

  • Non puoi dirti soddisfatto di aver venduto/distribuito X ebook (perché per lui la quota dignitosa è sempre X+1).
  • Non puoi essere contento di distribuire ebook tramite donazione libera, perché “se ti fidi delle tue capacità dovresti venderli”.
  • Non puoi rallegrarti degli ebook, perché non sei pubblicato da un vero editore.
  • (Comma del punto precedente) Non è vero che non te ne frega nulla dell’editoria, in realtà dici così perché le case editrici non ti considerano.
  • Non è vero che sei contento del tuo blog, perché nell’articolo di settimana scorsa ti sei lamentato (Ovviamente guardare il quadro d’insieme sarebbe troppo impegnativo).
  • Non puoi dirti soddisfatto del tuo blog, perché in fondo è solo una passione da seguire a tempo perso, non una fonte di guadagno.
  • (Comma del punto precedente) Se chiedi una donazione per il tuo blog è perché nessuno ti paga per scrivere.

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Il circolo vizioso è evidente.
Le precisazioni dello psicologo della domenica sono adattabili, come dicevo, a moltissime altre situazioni. “Mi sono innamorato“. Risposta: “Non puoi essere innamorato, ti piace soltanto avere questa illusione“.
Resto dell’idea che questi tuttologi ipercritici non rappresentino altro se non il fallimento delle loro ambizioni; fallimento che cercano di diffondere come un virus, un morbo.
L’importante, per come la vedo io, è non dar loro modo di diffondere infelicità. In questo periodo storico c’è bisogno d’entusiasmo, non di commiserazione. Gli sfoghi sono importanti, fondamentali, ma da essi si deve generare una forza propulsiva, non autodistruttiva.
Perciò lasciamo questi perdenti ai loro specchi deformanti, che tanto adorano.

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