E' stato presentato questa mattina alla stampa, alla presenza delle autorità cittadine, questo ambizioso progetto che lega l'artista Christian Balzano, Casa d'Arte San Lorenzo, il Comune di San Miniato, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ed il C.R.A. che dutrerà per l'intero periodo della 45^ Mostra Mercato del tartufo bianco...
Di seguito il comunicato stampa ed alcune immagini
Il "Toro" di Balzano in mostra a San Miniato
SAN MINIATO. "Non è vero ma ci credo", questo il titolo dell'imponente scultura-toro firmata dall'artista livornese Christian Balzano, che campeggerà in piazza del Bastione durante la 45^ Mostra Mercato del tartufo bianco e vi rimarrà fino a gennaio 2016.
L'installazione, raffigurante un grande toro sdraiato a pancia in su,
è un'anticipazione della mostra che l'artista terrà nella prossima primavera a Palazzo Grifoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
Una mostra realizzata ad hoc per la zona del distretto conciario e quindi inerente alla pelle e al cuoio, ma i cui contenuti sono ancora custoditi gelosamente nella mente dell'artista e dei curatori, Filippo Lotti e Roberto Milani che con Casa d'Arte San Lorenzo ed il Comune hanno promosso l'iniziativa.
La scultura, realizzata nel 2008, è stata esposta più volte nella Penisola: da Milano a Venezia Lido, Sondrio, Lucca, Follonica (Gr) e lo scorso anno nel giardino della Villa "La Ferdinanda" di Artimino (Po).
Il noto giornalista, esperto d'arte, Mimmo di Marzio ci ricorda, in un suo scritto, che "Nel progetto Non è vero ma ci credo l'artista Christian Balzano ha rielaborato, attraverso la propria poetica e i propri codici linguistici, l'icona del Toro come oggetto di scaramanzia [...]: partendo dal fenomeno scaramantico egli costruisce un'estetica contemporanea che sottolinea il rito metropolitano e lo restituisce alla coscienza del pubblico attraverso un gioco di amplificazione fino al paradosso dell'ipotesi di un nuovo culto pagano di cui la sua arte diventa celebrazione. In questo viaggio iconico, il Mito come forma simbolica diventa per l'artista lo strumento per interpretare i modi in cui le persone esprimono la loro visione sul mondo e il contesto che le circonda. Il Toro di Balzano assurge a icona Pop - o meglio neopop - in quanto "prodotto democratico" proprio come la Campbell Soup o la Coca Cola, dal momento che, come direbbe Warhol, il suo utilizzo portafortuna è universale e totalmente indipendente da qualsiasi fattore sociale e di censo. [...]
L'icona di Balzano [...] si ricollega a un simbolismo più profondo e universale che ascrive tradizionalmente il Toro a un Principio Femminile ovvero - ancora una volta - al culto della Dea-Madre, Madre-Terra, che tutti nutre e tutti accoglie."
Qui, a San Miniato, il toro si innalza anche a simbolo della produttività dell'industria e dell'artigianato locale, portandolo ad immagine ed emblema del ciclo produttivo conciario, eccellenza indiscussa a livello internazionale.
Per questo è stato fortemente voluto dall'amministrazione comunale sanminiatese legandolo proprio al tartufo, altra eccellenza del territorio.
Per info: Casa d'Arte San Lorenzo +39 0571 43595 - [email protected] - www.arte-sanlorenzo.it
BIOGRAFIA
Christian Balzano nasce nel 1969 a Livorno.
Si diploma maestro d'arte nel 1987 presso l'Istituto d'Arte di Pisa e, due anni più tardi, consegue la maturità artistica presso lo stesso istituto, successivamente frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Nel 1988 in contemporanea apre una vetreria artistica denominata "Riflesso" a Cascina (Pi) dove lavorerà fino al 1997.
A partire dalla metà degli anni '90 comincia ad intraprendere una serie di viaggi che lo porteranno ogni anno verso destinazioni lontane, dall'America all'Africa fino in Asia, lungo circuiti non turistici per arricchire il proprio bagaglio culturale e trovare nuovi stimoli artistici. In questi anni non manca di visitare anche le più importanti città europee, in particolar modo in Francia, Inghilterra, Olanda e Spagna.
Dal 1999 al 2005 si occupa di progettazione d'interni collaborando anche con importanti studi d'architettura.
Nel 2003 espone presso la Galleria East Weast di Milano mentre nell'anno successivo lo troviamo impegnato con una mostra personale presso la Galleria Artomat di Pietrasanta. Sempre nel 2004 espone presso i locali del Supper club di Roma una sua personale.
Nel 2006 realizza una mostra a due presso lo spazio Tiberti di Rovato (Brescia).
Nel 2007 partecipa a due collettive: una presso lo spazio Poliform di Bologna, l'altra presso la Galleria Stragapede/Perini di Milano. Prende poi parte alla collettiva Segni, a cura di Mimmo Di Marzio, presso la Galleria San Lorenzo di Milano.
Nel 2008 realizza una mostra-evento "Non è vero ma ci credo", curata da Mimmo Di Marzio presso la Galleria San Lorenzo di Milano. Sempre nello stesso anno partecipa ad OPEN XI, esposizione internazionale di scultura ed installazioni a Venezia Lido, a cura di Paolo De Grandis e alla collettiva Il vuoto e le forme I, esposizione internazionale di scultura, installazioni e dipinti a Chiavenna (So) a cura di Anna Caterina Bellati.
Nel 2009 partecipa ad una mostra collettiva alla Galleria Polin e alla In Galleria - Palazzo Bevaqua Panigai a Treviso. Da maggio 2009 a maggio 2010 Balzano è stato impegnato in Argentina con un esposizione itinerante dal titolo "Luci del destino", curata da Maurizio Vanni, Massimo Scaringella , Cecilia Cavenagh e organizzata dal Lu.C.C.A in collaborazione con il Pabellòn de las Bellas Artes del U.C.A. di Buenos Aires, il CEC Centro de Expresiones Contemporàneas di Rosario, il Museo Provincial de Bellas Artes Franklin Rawson di San Juan e il Museo Las Lilas De Areco di San Antonio De Areco.
Nel 2009 ha partecipato con una sua opera alla mostra "Milanogallerie", tenutasi al Palazzo della triennale di Milano, a cura di Giorgio Verzotti, promossa dalla Camera di Commercio di Milano e organizzata dall'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea.
Nel 2010 realizza una personale al Lu.C.C.A Lucca Center of Contemporary Art curata da Luca Beatrice. Sempre nello stesso anno partecipa alla collettiva al museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna (Ar) a cura di Maurizio Vanni, conseguendo il premio della critica del "Premio nazionale di pittura Ciuffenna", e alla collettiva "La trilogia del colore: Rosso", a cura di Roberto Milani presso la galleria San Lorenzo di Milano. In dicembre a "Exhibitalia" allestista nell'Art District di Miami, in occasione di Art Basel 2010, griffa per la Fiat la fiancata di una 500. Nello stesso mese inaugura una personale "Passaggi" nella chiesa rupestre di Sant'Antonio a Matera.
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Nell'aprile 2011, partecipa al progetto "Thai-Italy Art and Cultural Exchange 2011" a cura di Maurizio Vanni e Sasivimol Santiratpakdee, presso l'Art Centre della Silpakorn University di Bangkok. Nel luglio dello stesso anno viene invitato alla 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia, regione Toscana curato da Vittorio Sgarbi presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Nel settembre dello stesso anno, viene invitato alla 4° Edizione della Biennale di Arte Contemporanea di Mosca, nell'ambito della mostra "Behind the Mirror", a cura di Maurizio Vanni e facente parte degli Eventi Speciali, presso la Rudomino All-Russia State Library for Foreign Literature di Mosca. Sempre nel settembre 2011 inaugura una personale "Upside Down", mostra curata da Maurizio Vanni, realizzata presso la Galleria Modenarte di Modena.
Nel maggio 2012 viene invitato dall'Istituto Italiano di Cultura di Washington DC, a realizzare una personale presso l'Ambasciata Italiana di Washington nell'ambito dell'Open House. La mostra "Everywhere Nowhere" è curata da Maurizio Vanni e Antonio Parpinelli, in collaborazione con Lu.C.C.A. Nell'agosto dello stesso anno partecipa alla collettiva "Il sogno della passione" a cura di Maurizio Vanni presso il Museo BEGO di Castelfiorentino, Firenze.
Nel gennaio 2013 partecipa alla collettiva "Mine" presso la galleria Underline di New York. Sempre nel 2013 per Eni, Raffineria di Livorno cura il progetto "L'arte nel (del) rifiuto" presso la scuola primaria. Nel maggio dello stesso anno inaugura la personale "Oltre il segno" a cura di Maurizio Vanni presso il Museo BEGO e l'Oratorio San Carlo di Castelfiorentino, Firenze. Nel giugno 2013 viene invitato nel Padiglione della Repubblica del Costarica in concomitanza con la 55° Biennale d'Arte di Venezia, curata da Fabio Anselmi e Francesco Elisei. Nel luglio dello stesso anno vince il 64° Premio Michetti dal titolo "La bellezza necessaria" a cura del comitato scientifico della Fondazione Michetti.
Nel settembre 2013 partecipa alla collettiva "Tabula Rasa" curata da Stefano Cecchetto e Giorgio Baldo, presso il Museo del Paesaggio, a Torre di Mosto, Venezia. Nell'ottobre dello stesso anno viene invitato dallo Youngeun Museum of Contemporary Art di Gwangju, Korea ad una residenza d'artista di un mese con mostra finale. Nello stesso periodo partecipa ad una kermesse internazionale di videoarte "The world in rolls" che tocca San Paolo, Chicago, Toronto, Tokyo, Pechino, Nuova Delhi, Istanbul, San Pietroburgo.
Nel febbraio 2014 partecipa alla collettiva "The time we've spent and time to leale" presso lo Zaha Museum di Seoul. Nel marzo alla collettiva "Inquieto novecento" curata da Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, presso il Lu.C.C.A. Nel maggio viene invitato dall'Istituto Italiano di Cultura di Tripoli, Libya, ad un installation workshop dal titolo "The Raft" presso l'Art House Gallery di Tripoli in collaborazione con Arete Foundation. Sempre in maggio partecipa al progetto "Do Ut Do" curato da Cristiana Perrella e dal Comitato Scientifico della Fondazione Seràgnoli presso il Museo MAXXI di Roma, il Museo MADRE di Napoli ed il Museo MAMbo di Bologna. In agosto inaugura la personale "Assolutamente Sconsigliato" alla Pinacoteca Civica di Follonica, Grosseto, curata da Maurizio Vanni.
Nel gennaio 2015 viene invitato alla 4° Bienal del Fin del Mundo curata da Massimo Scaringella, presso il Parque Cultural di Valparaiso, Cile. In aprile inaugura la personale "I flood myself with light of the immense" presso Lolli e Memmoli, Milano. Nel maggio dello stesso anno prende parte alla collettiva "Praestigium Italia I" progetto Benetton curata da Luca Beatrice presso la fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e la Fondazione Cini, Venezia.