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Non esistono ragazzi cattivi: il seminario conclusivo!

Creato il 06 giugno 2013 da Tgs Eurogroup @tgseurogroup

Istituto Salesiano Sacro Cuore

Lo scorso Novembre TGS Eurogroup ha aderito al progetto “Non esistono ragazzi cattivi” promosso dalla Federazione SCS/CNOS Salesiani per il Sociale in collaborazione con TGS, CGS e CNOS Sport (vedi post precedente).
TGS Eurogroup ha partecipato al progetto, da Novembre 2012 a Maggio 2013, in collaborazione con il Collegio Salesiano Manfredini di Este (PD), base operativa delle attività in programmazione.
Lo scorso Sabato 1° Giugno 2013 si è svolto a Roma, presso l’Istituto Salesiano Sacro Cuore, il seminario finale a conclusione del progetto. All’incontro di Roma ha partecipato in rappresentanza del TGS Eurogroup la nostra responsabile di progetto, Emanuela, che ha esposto i risultati della sua esperienza a Este.
Ed è proprio a Emanuela, nostra inviata speciale a Roma, che lasciamo ora la parola per raccontarci come è andata…

Primo Giugno 2013, Roma.

Giarre, Cuneo, Este… i rappresentanti e animatori  del progetto nazionale “Non esistono ragazzi cattivi” si riuniscono per confrontarsi e decidere come muoversi prossimamente!Il primo a parlare è Don Giovanni D’Andrea che riporta il sogno di Don Bosco… “non con le percosse ma con la Mansuetudine, Carità e Amorevolezza li domerai”. Successivamente ha preso la parola Elena Buccoliero, giudice onorario del tribunale minorile di Ferrara la quale presenta i casi più tipici di bullismo fra  adolescenti.Per ultimo è intervenuto Roberto Maurizio, supervisore scientifico del progetto, che ha riassunto tutti i dati raccolti dalle nostre esperienze.Il suo intervento è aperto da una domanda ed una risposta abbastanza inquietante: è possibile eliminare la violenza fra i giovani? La risposta è NO! Ciononostante, si possono ridurre i danni!Dopo la pausa pranzo  ci siamo divisi in 3 gruppi a seconda delle attività svolte. Io ho partecipato al gruppo di lavoro “dinamiche di gruppo”. Eravamo in 11 e ognuno brevemente ha riportato la sua esperienza e i risultati, per poi presentarne una sintesi all’assemblea.Cosa abbiamo imparato noi adulti da questo progetto? Abbiamo imparato quanto importante sia dare un obiettivo ai ragazzi, quanto importante sia farli sentire importanti e allo stesso tempo protagonisti, ma anche farli sentire che appartengono ad un gruppo che dispensa valori sani e permette loro di affrontare delle sfide… I ragazzi hanno solo bisogno di sentirsi ispirati… hanno bisogno di una guida e di regole.Cosa consiglio? Di metterci il cuore e le orecchie. Sempre. Solo donando loro cuore ed orecchie loro ti seguono perché hanno un bisogno infinito di affetto. Solo così sentono di esistere veramente.A conclusione del progetto, quali intenzioni ho? Di andare a riferire quando raccolto agli insegnanti e agli educatori, per riferire loro i bisogni dei ragazzi.

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