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"non essere cattivo" di claudio calipari

Creato il 24 settembre 2015 da Fabrizio64

Film bello quanto duro e spietato, " Non essere cattivo" del regista undergroundClaudio Calipari, cala la platea fra esseri "subumani" che sguazzano fra "non luoghi", tra "non spazi" delle borgate romane pasoliniane degli anni '70, lungo un litorale laziale "sgarrupato", sporco e desolato come quello decritto in Una vita violenta e Ragazzi di vita: al consumo e allo spaccio di cocaina, eroina e pasticche pare non esservi alcuna alternativa!

Cesare (interpretato da uno straordinario Luca Marinelli) incarna questa assenza di alternative, impersona una disperata autodistruzione fisica e morale senza appello; Vittorio (il bravissimo Alessandro Borghi) personifica, invece, la commovente ricerca di "altro", che non sia deturpato dal tocco funereo di "quella" periferia.

Ricco di simbolismo, " Non essere cattivo " usa la pialla e il cemento e i mattoni e la fatica fisica o e il cantiere per raffigurare plasticamente il tenace sforzo di Vittorio di voler cambiare, di voler costruire una nuova esistenza, lontana da crimini e "sballi" allucinatori.

Lo sprone per questo mutamento sono - come spesso accade - due donne (la popolare attrice Silvia D'Amico e Roberta Mattei), anche se solo una raggiungerà l'intento, perché l'altra è troppo "dentro il sistema" e troppo marcio il compagno.

La splendida fotografia (di Maurizio Calvesi) e le suggestive inquadrature si sforzano di attenuare la costante tensione che, inevitabilmente, lo spettatore proverà per tutta la durata della proiezione.


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