…perchè le pieghe le ha già. Di fabbrica. Svolazzanti, leggere, bon ton, primaverili, eleganti e anche sportive. Dalla moda al design tutto si piega al trend del Plissè. Gonne e lampadari, spille e t-shirt, le piegoline sono tornate alla carica, con la loro magica compostezza che regge alla lavatrice così come al ferro da stiro.
L’origine di questa piegatura del tessuto risale al 1909, quando un Mariano Fortuny, abile creatore di stoffe e abiti da sogno, brevetta questa tecnica, antenata delle moderne plissettature permanenti su tessuto. Da allora sono moltiplicate le varianti: si passa dal plissè soleil, irregolare come i raggi del sole, quello lampion come le lanterne veneziane, quello accordèon con pieghe a soffietto della fisarmonica…e tantissime possono essere le varianti di dimensione, pieghettatura&co. Tantissimi sono gli usi. La piegatura, fermata da cuciture o lasciata libera di aprirsi per seguire il corpo, è rientrata nel vocabolario stilistico attuale. Finalmente qualcosa di raffinato (ma fanno sempre in tempo a farci annoiare abusando di questo trend). Lo so, forse anche troppo per quelli che sono solitamente i miei gusti. La realtà è che questa tecnica di lavorazione può avere degli impieghi diversi da quelli che siamo abituati a vedere. Basta andare oltre alle solite linee…
Oltre ai soliti colorini, oltre alle solite gonne, magliette e abiti. Quando mi è saltato all’occhio questo pappagallesco tripudio di colori e piegoline, con l’aria da kimono travestito da fiore, ho avuto la conferma che anche la plissettatura poteva essere pop…=) Chissà che non ceda a qualche piega nel prossimo futuro…
E voi che ne pensate del caro plissè? Troppo romantico?!?