"Non siamo razzisti - precisano - ma vogliamo soltanto tutelarci: anche clienti che abitano qui vicino non vengono per evitare di subire la pressante richiesta di elemosina. Alcuni prendono le buste della spesa dei clienti e li accompagnano fino alle auto. Abbiamo chiesto l'aiuto delle forze dell'ordine, dei vigili urbani, ma ci dicono che è un problema dei servizi sociali del Comune. La nostra iniziativa - concludono dalla direzione - non è razzistica, ma vuole essere uno stimolo a pensare e speriamo che chi può adesso agisca nel fare rispettare le leggi".
Catania 22.08.2014. E' stato rimosso dal supermercato di piazza Cavour a Catania il cartello che invitava i clienti a "non fare l'elemosina agli zingari davanti la porta". E' stato tolto ieri dopo che la direzione aziendale di Decò Gruppo Arena ha chiesto e ottenuto dal direttore del punto vendita di rimuoverlo. L'Associazione nazionale Rom (Anr) ne aveva chiesto la "rimozione immediata, perché inneggiante all'odio razziale contro l'etnia Rom e altamente lesivo della dignità umana". L'associazione aveva anche chiesto l'apertura di un'inchiesta all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
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ELEMOSINA: deriva da un verbo greco che significa “avere pietà, compassione”. Se è vero che esercitare la pietà rischia di attirare speculatori e approfittatori, è altrettanto vero che la carità non si può vietare, perché sul gesto solidale, anche a partire dalla semplice elemosina, si costruisce la comunità civile, si rafforza la convivenza sociale. Ma come distinguere i veri indigenti dai furbi e dai profittatori? Perché una cosa è certa: sui nostri marciapiedi, come nei treni, in metro, davanti ai supermercati, come pure sul sagrato delle chiese, non stazionano solo imbroglioni vestiti da accattoni, ma veri poveri, gente disperata che altro non tiene se non il cappello teso per chiedere una moneta. Il contrasto all’accattonaggio molesto e al racket, se non è accompagnato da una conoscenza reale del territorio, rischia di colpire anche chi è davvero nel bisogno. In un mondo dove “tutto è calcolo e misura”, ha detto recentemente papa Francesco, “l’elemosina ci aiuta a vivere la gratuità del dono, che è libertà dall’ossessione del possesso, dalla paura di perdere quello che si ha, dalla tristezza di chi non vuole condividere con gli altri il proprio benessere”.