Un motivo per vedere Don’t Trust The Bitch in Apartment 23? James Van Der Beek nella parte di se stesso! Sì, proprio lui. Il Dawson Leery di Dawson’s Creek. Anche noto soprattutto per questa scena…
Mentre in Le regole dell’attrazione, James Van Der Beek diventava un personaggio ellissiano, Sean Bateman il fratellino di Patrick Bateman per la precisione, ed era in tutt’altre faccende affaccendato…
"Oh-mio-Dio, questa scena V.M. 18 di Joey con Pacey
era meglio se non la vedevi...
Apartment 23, per chiamarla in breve, Don’t Trust The B---- in Apartment 23, per chiamarla con il suo nome completo, Don’t Trust The Bitch in Apartment 23, per chiamarla con il nome completo non censurato da quei soliti bacchettoni di americani. Chiamatela come volete, si legge così J Perché Apartment 23 è una comedy che fa ridere. Punto. Possiamo stare a menarla tanto, ma alla fine lo scopo di una sitcom è quello e se non ci riesce i personaggi possono essere favolosi, le interpretazioni possono essere incredibili, la trama può essere da Golden Globe o da, mi sbilancio, Telegatto. Però l’obiettivo principe di una buona comedy è divertire e questa ci riesce. Punto. Basta. Fine recensione.
"Joey, con me quelle robe sadomaso però non le volevi mica fare..."
No? Andiamo avanti… Risolta questa questione fondamentale, Apartment 23 ha pure dell’altro. James Van Der Beek l’ho già menzionato e le sue scene da sole valgono l’intera visione. L’altro personaggio fenomenale della serie è poi la Bitch del titolo. L’ingenua biondina di provincia June (Dreama "che nome è?" Walker) si va a trasferire nella Grande Mela sperando di mangiarsela in un sol boccone, invece rischia di finire inghiottita. La vita come l’aveva pianificata non va secondo i suoi piani: il fidanzato con cui pensava di passare il resto della vita la tradisce, trovare lavoro e mantenersi a NYC è meno facile del previsto e, soprattutto, la sua coinquilina non è esattamente la ragazza d’oro che sperava fosse, ma è una total biatch! Krysten Ritter nei panni della stronza psicotica di turno è davvero grandiosa. Krysten Ritter che i più attenti ricorderanno in Una mamma per amica, dove era una delle amichette snob (e pure lì stronze) della dolce Rory. E Rory era una sorta di Dawson in gonnella, tanto per sottolineare come tutto torna, soprattutto nel mondo dei serial tv. Dopodiché in vesti decisamente più mature e ancor più decisamente tossiche l’abbiamo vista in Breaking Bad dove se la faceva (in tutti i sensi) con Pinkman. Krysten Ritter che è una che con quella faccia è perfetta nei panni della bella stronza, come direbbe un certo cantante che preferisco non nominare perché porta sfiga e questa serie è partita con ascolti decenti ma non esaltanti e quindi rischia di non essere confermata per una seconda stagione e così preferisco non nominarlo quello lì che è meglio. Non l’ho nominato… e infatti la serie è stata confermata per una stagione 2. Hurrah! E se volete sapere tutte le altre serie tv che sono state rinnovate, e quali non lo sono state, leggete il mio post di ieri cliccando QUI."Hey, piccola. Me la fai avere una particina in Mad Men?"
"Hey, Dawson. Te lo puoi giusto sognare!"
Ma comunque perché avete continuato a leggere? Tutto quello che ho detto dopo il primo paragrafo fondamentalmente è inutile, perché il motivo per vederlo era già presente lì chiaro e tondo e, almeno se siete cresciuti con Dawson’s Creek, questo nuovo Apartment 23 non potete proprio perdervelo. Altrimenti lui si mette a piangere… di nuovo.
(voto 7/10)
"Evvai, Pensieri Cannibali ci ha dato il suo okay!"