(Spagna 2010)Titolo originale: Los ojos de JuliaRegia: Guillem MoralesCast: Belén Rueda, Lluìs Omar, Pablo Derqui, Francesc Orella, Joan Dalmau, Julia Gutiérrez Caba, Andrea HermosaGenere: oscuro, anzi all’oscuroSe ti piace guarda anche: Occhi nelle tenebre, The Orphanage, The Eye, Red Eye
Il film è (incredibilmente!) uscito lo scorso weekend nelle sale italiane
Trama semiseriaUna donna dopo essere diventata cieca si suicida. La sorella gemella, vittima della stessa malattia degenerativa, è anche lei destinata a non vederci più, ma prima di perdere del tutto la vista decide si indagare sulla morte della sorella che non ritiene suicida. Riuscirà a far luce, in tutti i sensi, sulla misteriosa vicenda?
Recensione cannibaleUna scritta “Guillermo Del Toro presenta”. Belén non Rodriguez ma Rueda come protagonista dopo lo splendido The Orphanage. Una tematica che affronta il tema del doppio. Un horror giocato sulla cecità, con l’espediente del vedo/non vedo sempre efficace non solo per creare arrapamento, ma in questo caso per creare tensione.Ci sono quindi tutti gli ingredienti per una paella espanola muy buena e infatti il piatto che ne esce fuori è decisamente saporito. La pellicola parte su ritmi tipicamente spagnoli, piuttosto sonnacchiosi. Cosa che una volta tanto e in mezzo a un sacco di filmoni fracassoni non è necessariamente un male e che in questo caso contribuisce a costruire un’atmosfera molto avvolgente. Ogni tanto c’è qualche momento in cui la tensione cresce, come in un’ottima sequenza ambientata all’interno di uno spogliatoio pieno di donne cieche (e nude), ma comunque va detto che questo non è un horror in senso stretto, e forse nemmeno un semplice thriller. Piuttosto è un thriller dell’anima. E dopo questa stronzata poetica da due soldi posso anche levare le tende!
Hey voi, mi leggete?
Sono lo spirito di Cannibal Kid
Eh no, mi sono nascosto alla vostra vista (provate a passare il mouse sopra lo spazio vuoto), ma sono ancora qua.La tematica della cecità è affrontata in maniera interessante, mentre il tema del doppio con le due gemelle a disposizione non è invece stato affrontato a dovere. O, almeno, si poteva dare di più, come quel coprofago di un Gianni Morandi canta.Contrariamente ai film di paura che guardo e che amo di solito, questo è quasi un anti teen-horror, visto che Belén Rueda non è giovanissima e il suo compagno ancora meno. La migliore amica di sua sorella poi era una povera vecchina cieca, quindi qui non ci sono né adolescenti, né i tanto abusati bambini inquietanti di cui spesso fa sfoggio il cinema di genere. Il film offre una proposta differente, se vogliamo lontana dai tipici gusti cannibaleschi in continua mutazione, andando a ricordare piuttosto Occhi nelle tenebre con Madeleine Stowe, ma in salsa meno americanata e più riflessiva.Se vi aspettate colpi di scena e brividi immediati dovete però avere pazienza. Il film si gioca infatti le sue carte con una costruzione lenta, ma nella parte finale accelera un pochino e sa colpire duro, fino a una scena conclusiva da lacrime agli ojos.Anche questa era una stronzata poetica da due soldi?Ok, ho capito. Allora 'sta volta levo le tende per davvero.(voto 7+)P.S. Il titolo italiano Con gli occhi dell’assassino è ancora più stupido e depistante di quanto non siano i titoli scelti per i miei post di solito (e pure quest'oggi non facciamo eccezione)