Il figlio è tornato a casa, con al polso un palloncino. Sciolto il nodo, il grosso gatto azzurro Doraemon è salito al soffitto, e lassù è rimasto per giorni ad afflosciarsi. Finché una sera, con un sospiro, s’è lasciato cadere, è sceso dal soffitto e s’è messo a fluttuare, come un ospite introverso. La mattina a colazione, per un po’ ho seguito il suo ondeggiare, poi ho abbassato gli occhi, imbarazzato, per gli sguardi che mi lanciava.
In una pagina de Le amanti di Elfriede Jelinek (Frassinelli, traduzione di Valeria Bazzicalupo): “tu non hai ancora imparato nulla e non hai ancora raggiunto nulla nella vita, per questo non puoi affatto saperlo, dice il padre, che pure non ha mai raggiunto e imparato nulla e che è già vecchio”.