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Tra di noi c'è un patto, un patto di silenzio. Mai turbare questo spazio, bisogna sempre conoscere le distanze, il baratro di tempo intorno a quel che non ci diciamo e che esploriamo poco a poco.
Eppure è tutto lì quel che abbiamo da dirci, sta tutto in quel che non si può dire: un nodo irriducibile, quegli steccati dipinti a nuovo una domenica mattina con le spalle all'estate e ai passi.
- Una volta o l'altra... verrai, no?
- Certo, certo!
Quando non hai più nulla da dire, è proprio quello che andrebbe detto a pugni chiusi. E lo diciamo eccome, studiando il momento in cui dovremmo colpire e abbassare lo sguardo.
Non amo la gente che si accalca, lasciami qualcosa da non dire. Lasciami tutto intero in quel respiro tra di noi, non chiamarmi. Ci sono cose da non dire e, intanto, il mio nome tutto intero.
Non pronunciare lo spazio tra me e te.